Aveva 14 anni , lunghi capelli castani e una grande timidezza. Quando Maria è arrivata da me per un’audizione, accompagnata dalla sua mamma, era così, come un uccellino impaurito. I suoni emessi col primo vocalizzo erano afoni, senza colore e soprattutto non c’era un’estensione. L’ansia le faceva tirar su le spalle riducendole il fiato e facendole salire la laringe. Istintivamente, chiunque, davanti a questo risultato, avrebbe tranquillizzato la madre dicendole che le lezioni di canto sarebbero stati soldi buttati. Io no, io faccio parte di quella categoria che ama scoprire le voci laddove a primo colpo, sembra non ci sia nulla. Per esperienza ho capito che quasi sempre da brutti anatroccoli queste voci, diventano cigni.
Nonostante il poco suono avevo però individuato due elementi fondamentali: intonazione e ritmo con i quali avrei comunque potuto costruire qualche cosa anche con poca voce. Sarebbe stato molto più difficile il contrario, e cioè sentire una grande voce ma stonata e fuori tempo.
Ebbene, posso dire che, come avevo previsto, Maria è diventata un cigno e prevedo sia sulla buona strada per poter cominciare ad affrontare seriamente il pubblico e qualche concorso locale, esperienza indispensabile per fare la gavetta. Ha acquisito estensione sia nelle note acute che in quelle gravi, diventando padrona della respirazione e dei registri.
Qualche giorno fa, davanti ad un pubblico non solo di parenti, è riuscita a conquistare la platea nonostante la concorrenza aguerrita di altri ragazzi provenienti da altre scuole di canto. Sentitela voi stessi nel video sottostante.
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Maria Loy frequenta la scuola di canto di Elide Uchesu, Vi. U. Music Academy a Cagliari in via San Giorgio 10
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