Ieri sera sono capitata quasi per caso, invitata da amici, al  1° Concorso “Giardini Aperti Città di Cagliari Arte e Natura 2017”tenutosi presso il parco di San Michele a Cagliari. Una rassegna che prevedeva delle performance teatrali all’aperto e mostre di quadri.
Una bella idea a mio avviso ancora da perfezionare. Infatti l’organizzazione (il pubblico doveva spostarsi da una zona all’altra del parco), e la difficoltà a far funzionare l’amplificazione, ha penalizzato alcuni artisti in gara. Il pubblico purtroppo ha percepito con difficoltà i monologhi e i dialoghi. Chi è riuscito meglio, superando ogni difficoltà anche acustica è stata sicuramente la performance della compagnia con Roberto Magnabosco e i suoi danzatori Giorgia Damasco e Davide Vallascas  e la partecipazione di Roberta Pusceddu  . Una piece di alto livello per pulizia tecnica e originalità.
Pur con la difficoltà audio, ho potuto apprezzare poi il monologo-comico dell’attrice Francesca Falchi che ha saputo mantenere alta l’attenzione del pubblico sempre in crescendo. Un po’ sottotono le altre due performance per il motivo sopra descritto: Marco Lodde di Astulas Teatro e Il giovane gruppo A.B.Norme  .
La commissione giudicatrice era formata da  Alessandra Menesini (Unione Sarda), Rosalba Piras (attrice e regista), Antonello Lai (giornalista TV Telecostasmeralda), Marco Asunis (presidente Federazione Cinema Nazionale), Maria Grazia Caligaris (giornalista rivista Scenario e Agenzia Italia) e Alessandra Cesselon (giornalista-attrice-rivista Taxi Driver). Il pubblico, indipendentemente, ha espresso le sue preferenze tramite voto segreto. Domenica prossima si terrà una seconda semifinale. Fra le esibizioni di ieri e quelle di domenica prossima ne saranno scelti 4 che arriveranno alla finalissima del  3 settembre.
 “Il giardino dei silenzi” (corto teatrale, progetto di azione-creazione “La terre du milieu” a ideazione e cura di Giorgia Damasco, Roberto Magnabosco, Davide Vallascas ) era tecnicamente una scrittura coreografica breve (tipologia: corto), realizzata attraverso strumenti e tecniche narrative appartenenti al linguaggio della danza contemporanea e sue contaminazioni teatrali. La performance ha la peculiarità di nascere ed essere stata sviluppata in luogo esterno tipologia prato/giardino, potendosi quindi definire scenicamente riconducibile alla tipologia “danza urbana”.  
Nel Giardino dei Silenzi un Antico Guardiano Regna Sovrano. Allanon il Druido. La sua statua di quercia vigila paziente in attesa della “Prescelta” che con il potere delle Pietre Magiche e della “Notte” scoprirá d’essere l’unica a poter liberare da quel guscio di quercia antica… lo Spirito del Druido. Ma la Magia ha un prezzo, e lei ne pagherà senziente lo scotto. Un Guardiano viene liberato ed un altro ne prende il posto per proteggere quel magico giardino. Ma … l’arrivo di una giovane fanciulla che per caso si imbatte nelle Pietre Magiche… farà ricominciare la storia… 
Di seguito un video-documento della serata con la performance de “Il giardino dei silenzi”

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