Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto a che fare con un avaro. Non parlo solo di avarizia materiale ma anche spirituale e di sentimenti.
Anni fa conobbi una persona che diceva di desiderare un matrimonio con una brava donna che potesse accudire  lui e sua madre anziana. Cercava, da buon maschilista tirchio  una badante fissa gratis. Con questa idea era sempre alla ricerca di una futura moglie, ma senza  avere successo.
Il  suo approccio con la “preda” cominciava al bar dove la prima domanda era:”vuoi favorire un’ acqua minerale?”. Puzzava tantissimo perchè i suoi abiti erano sempre gli stessi dall’inizio di stagione. Parlava spesso di ecologia e rispetto dell’ambiente, ma dopo un po’ si capiva che ogni sua uscita aveva a che fare con la sua tirchieria.”L’acqua è un bene prezioso e va risparmiata!” Giusto, nulla da dire.
Una badante che per soli 10 giorni aveva accudito sua madre, raccontava l’inenarrabile. Il tirchio, prima di far utilizzare  l’acqua per la pulizia personale della povera anziana, doveva  controllarne personalmente il livello nella vasca, la quantità di sapone e la temperatura. Chiunque penserebbe di ciò, che fosse un figlio pieno di attenzioni. Non era proprio così. Quell’acqua era controllata come fosse oro fuso perchè dopo le abluzioni della povera anziana,  la riutilizzava in diversi modi: riimergendosi lui stesso, certamente senza aggiungere detersivo o rinnovarla; quella stessa poi veniva  riutilizzata per il lavaggio dei pavimenti e infine gettata nel WC perchè lo sciaquone era volutamente fuori uso. L’acqua per il lavaggio dei piatti doveva essere rigorosamente fredda e doveva servire a più lavaggi di stoviglie durante l’arco di tutta la giornata, ovviamente senza l’aggiunta di altro  detersivo . La stessa badante, alla quale era stato chiesto di lavorare qualche ora di straordinario, era stata retribuita non con danaro ma con una banana. Insomma, credo di non aver mai conosciuto una persona più ributtante!
Moliere nel 1668 , scrisse una commedia intitolata appunto l’Avaro.  Il personaggio principale, Arpagone è uno dei caratteri tipici del teatro classico, che si ritrova anche nell’Aulularia di Tito Maccio Plauto, commediografo latino. Come nella commedia plautina il timore di essere derubato e, in seguito, la consapevolezza del furto subito offrono lo spunto a un’infinità di situazioni comiche, una serie di equivoci tra i personaggi che ruotano intorno a lui rendono la commedia divertente e godibile.
Tanti sono gli attori famosi che hanno interpretato questo personaggio. Impossibile non ricordare il grande Sergio Tofano, ma anche Alberto Sordi, Paolo Stoppa, Lello Arena, Alessandro Benvenuti , tanto per citarne alcuni.
La compagnia teatrale “La Giostra- teatro in Famiglia” porterà in scena una commedia ispirata proprio all’Avaro di Moliere, domenica 17 Dicembre alle 20,30 presso il Teatro dei Salesiani a Selargius (CA) L’ingresso è a libera offerta e parte del ricavato sarà devoluto per le opere missionarie salesiane in Egitto.
Nel video sottostante l’attore Lello Arena racconta il suo Arpagone

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