E’ incredibile come la città di Cagliari,  in occasione delle manifestazione   “Monumenti Aperti” si risvegli come una grande piazza in festa per famiglie intere, studenti, amici e tantissimi turisti e volontari per il servizio d’ordine

In questi due giorni ho visto sorrisi, gente prendersi per mano, giovani attrezzati con scarpe comode e zainetti alla ricerca del monumento o un sito da visitare; mettersi in fila con pazienza e attendere   il proprio turno per ascoltare poi dalla bocca di uno studente la descrizione con parole semplici delle curiosità storiche del posto.

Anche io ho avuto modo di approfondire la storia di Sant’Efisio all’interno della chiesetta sita nel cuore di Cagliari. Ho potuto ammirare da vicino il cocchio e la sua statua all’interno, quella che viene portata in processione ogni 1 maggio,  ma anche le altre statue sparse per la chiesetta (almeno 3) e quelle di altri santi e delle loro storie e leggende

Ma quanti di voi sa esattamente chi ha inventato “Monumenti Aperti”?

Così scrive Gianfranco Murtas nel 2016 in occasione del 20° anniversario

Vito Biolchini e Massimiliano Messina, Massimiliano Rais ed Armando Serri – li cito in stretto ordine alfabetico (ma nessuno di loro sarebbe propenso a sgomitare per le precedenze), ed a loro si è associato Giuseppe Crobu (che però non conosco ma so stimatissimo da loro) – hanno scritto, vent’anni fa, una pagina della nostra storia civica, e sono stati, nel cumulo degli ideali, esattamente come una leva: unendo le loro forze, la forza della intelligenza e della passione cagliaritana, e negoziando la credibilità della testimonianza personale consolidatasi in una infinità di mattine domenicali gratuitamente offerte, non senza sacrificio, ai loro concittadini amanti anch’essi questo capolavoro di Domineddio che si chiama Cagliari, hanno attivato un meccanismo che vede, da due decenni pieni, il protagonismo di decine di migliaia – decine di migliaia! – di santi curiosi all’assalto garbato di ogni nostra preziosità ambientale o monumentale. (leggi qui tutto il racconto)

 Per l’occasione in diversi siti si sono svolti dei concerti ed anche gli artisti di Musicamore (di cui curo la direzione artistica), sono stati invitati dall’associazione Amici della Musica ad esibirsi in ben due luoghi: la storica sala del Rettorato dell’Università e la Sala Congressi della Fondazione Banco di Sardegna.

Il 5 maggio i Musicamore’s Artists che hanno regalato un concerto lirico di arie, duetti e romanze famose, accompagnati al pianoforte dal maestro Valerio Carta;  il 6 maggio invece i protagonisti erano il  violinista Gabriele Filiberto Galleri, il pianista Francesco Adamo, ed i soprani Elide Uchesu e Barbara Mostallino.  In tutte e due le occasioni c’è stato il tutto esaurito.

Tantissimi giovani, in visita al monumento hanno approffittato dell’occasione per avvicinarsi incuriositi ad assistere anche alle fasi di preparazione dei concerti , quelle che riguardano le prove dell’acustica e di riscaldamento delle voci  porgendo poi anche delle domande.  

Sotto un video con alcuni momenti dell’esibizione dei Musicamore’s Artists


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