(L-R) Italian singer and Sanremo Festival artistic director Claudio Baglioni, Italian actress Virginia Raffaele, Italian operatic pop tenors Il Volo, Italian singer Mahmood, Italian singer Ultimo and Italian actor Claudio Bisio on stage at the Ariston theatre during the 69th Sanremo Italian Song Festival, Sanremo, Italy, 09 February 2019. The Festival runs from 05 to 09 February. ANSA/ETTORE FERRARI

 

Premetto che non mi è piaciuta nè la canzone di “Ultimo ” e neppure quella di “Mahmood “, non è il mio genere, ciò non toglie che se esiste  un regolamento del concorso su come decretare un vincitore, questo  debba essere rispettato.

 ULTIMO, il giovane cantante che ha ottenuto il secondo posto all’ultimo Festival di Sanremo, attraverso un video spiega la sua indignazione verso le votazioni dei giornalisti e della giuria di qualità. Racconta di essere stato offeso con frasi oltraggiose alla sua persona, dopo la polemica verso una votazione a suo avviso irregolare. Un elemento a suo favore è sicuramente riferito alla compattezza dei giurati  al momento della vittoria di Mahmood , facendo capire che era compatta nel giudizio in una sorta di complicità . 

Ora vi racconto la mia esperienza.

Anni fa fui invitata a partecipare, in qualità di giurata, al Festival di Sanremo  nella giuria regionale. All’epoca non esistevano i social e non esistevano votazioni via telefono tanto meno a pagamento ma solo giurie regionali che si collegavano  in diretta con la RAI al momento in cui si dovevano trasmettere i voti.

Eravamo circa una cinquantina, chiusi in una sala di un noto hotel cagliaritano, davanti ad un maxischermo. Eravamo solo due musicisti in mezzo a persone di ogni genere e ceto sociale. La sala dove ci trovavamo era controllata a vista da alcuni poliziotti e all’interno vi era una piccola troupe della RAI per i collegamenti esterni e un notaio. Mentre ci fornivano le schede per votare gli artisti, ci venivano date delle indicazioni iniziali tra cui quella che non avremo mai dovuto scambiare alcuna parola con i nostri vicini al momento di ogni singola votazione.

Eravamo segregati anche per andare al servizio dove si doveva accedere solo dopo le votazioni e solo scortati. Un grande rigore.   Ho visto molta serietà in tutto questo e non riesco a capacitarmi come nell’ultima edizione del Festival  si sia formata nella giuria un certa complicità che in qualche modo ha sconvolto la giuria popolare dove ogni persona ha pagato per poter dare il proprio voto.

Secondo ULTIMO la giuria di 8 “esperti” e quella formata da 30 giornalisti ha ribaltato un voto che dal popolo aveva ottenuto il 46% contro il 14% del vincitore. Sinceramente viene da pensare che ci fosse un accordo generale sulla scelta del vincitore.

Ho appena letto che il CODACONS  ha annuncia un esposto  all’Antitrust . Che si faccia luce sulla vicenda.

Di seguito il video della polemica


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