Doppio appuntamento a Sa Manifattura di Cagliari per il festival Signal Reload:
venerdì 8 novembre alle 20.30 va in scena il collettivo Snake Platform diretto da Daniele Ledda.
Il giorno dopo (sabato 9) alle 20.30 in scena la musicista turca Tuna Pase 
e il DJ set del musicista Carlo Orrù.

 

 
Doppio appuntamento negli spazi di Sa Manifattura di Cagliari per la seconda edizione del festival Signal Reload, la rassegna dedicata alla musica elettronica e alla sperimentazione curata e organizzata dall’associazione TiConZero, centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare sotto la direzione artistica di Daniele Ledda.
 
Venerdì 8 novembre (ore 20.30) a catalizzare la scena ci penserà il collettivo Snake Platform, progetto dedicato alla composizione istantanea. Sotto la direzione di Daniele Ledda, i musicisti si muovono su un percorso di ricerca sull’improvvisazione idiomatica e non, esplorando le innumerevoli possibilità insite nell’improvvisazione strutturata e in quella libera.
 
“No hay caminos, hay que caminar” sarà il tema del concerto, che si muoverà sul cammino dell’uomo nella cinematografia, caratterizzando l’improvvisazione della serata, arricchita dalle installazioni video che rimanderanno a scenari noti al pubblico, strade magari mai percorse nella realtà, ma in qualche modo familiari perché vissute attraverso le pellicole cinematografiche. 
 
Sul palcoscenico i musicisti Lorenzo Mele (batteria), Alessandro Cau (percussioni), Diego Soddu e Matteo Muntoni (basso), Marco Caredda (vibrafono), Andrea Deidda e Michele Uccheddu (elettronica), Alberto Saguto e Gianfranco Fedele (tastiere), Francesco Medas e Matteo Dessì (chitarra elettrica), Sergio Tifu (violino), Valter Mascia (sax soprano) e Mauro Medda (tromba).
 
Il giorno dopo (sabato 9 novembre) alle 20.30 in scena il progetto della performer turca di origini spagnole Tuna Pase compositrice elettronica, musicista, improvvisatrice, sound designer, etnomusicologa e docente. Le sue aree di interesse sono la composizione elettroacustica, l’improvvisazione, il sound design, l’arte del suono, la scrittura di canzoni alternative e l’etnomusicologia.
 
L’artista suona strumenti elettronici, flauto, oggetti a percussione e canta. La sua musica si ispira a realtà oniriche, alla natura, alla poesia, alla fotografia e alla street. Il suo album di debutto si intitola “Discotheque Sounds From The Cemetery” (2014) e comprende sue composizioni elettroacustiche tra nel periodo che va dal 2006 al 2010. Al suo attivo concerti e festival in Francia, Germania, Austria, Italia, Svizzera Spagna, Stati Uniti e Medio Oriente (Turchia, Israele). Tuna Pase appartiene, inoltre, a progetti di tecnologia musicale orientati alle donne come Female Pressure, FLO (Female Laptop Orchestra) e Beats by Girlz. È una delle fondatrici di Beats di Girlz Spain, che è un programma di educazione alla tecnologia musicale alternativa. 
 
A chiudere la serata di sabato, un DJ set di Carlo Orrù, artista diplomato al Conservatorio di Cagliari nel 2018 e attivo nella scena elettronica come producer e compositore. La sua musica è un flusso che penetra nell’animo, e la cura dei dettagli e delle armonie ne riflettono nitidamente il carattere. Orrù propone un viaggio nell’anima e nella bellezza dell’esistenza.
 
ANTICIPAZIONI
Venerdì 15 novembre alle 20.30 a Sa Manifattura spazio invece all’Atrio Quartet, quartetto di percussioniste nato a Cagliari nel 2019 e formato da Silvia CossuCinzia CurridoriMarta Dessì e Noemi Steri. La formazione si è esibita per la prima volta in occasione dell’evento “Interzone”. Da allora il gruppo è rimasto stabile e vanta concerti in tutto il territorio  regionale. Il quartetto esegue brani del repertorio classico per percussioni di compositori come John Cage, Steve Reich, tra gli altri.  
 
Signal Reload è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio del Conservatorio di Musica G. P. da Palestrina di Cagliari.
 
 
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.
 
LA DIREZIONE ARTISTICA – Daniele Ledda è un artista sonoro, docente, ricercatore che vive e lavora in Sardegna, dove insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari e Musica e Nuove Tecnologie alla scuola civica di musica di Cagliari. Dal 2018 è direttore artistico dell’attività dell’Associazione TiConZero. È interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto. E’ attivo come solista al campionatore, ed in vari gruppi: Coincidentia Oppositorum, Experimento, Ensemble Spaziomusica, Syntax Error, Spectrasonic, Jetée trio, come compositore, al live electronics e al campionatore. Ha collaborato, tra gli altri, con Marcus Stockhausen, Llorenç Barber, David Moss, Henning Frimann, David Shea, Otomo Yoshihide, Marco Cappelli, Marc Ribot, Elliott Sharp, Eric Bogosian, Jim Pugliese.
 
L’ORGANIZZAZIONE – TiConZero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi. Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, TiConZero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale. L’abbinamento di musica e videoarte, ormai consueto nel lavoro di TiConZero, si è rivelato particolarmente felice e apportatore di consensi. Tale scelta è in buona parte ispirata alle commistioni, piuttosto frequenti nella contemporaneità, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto riguardo alle produzioni d’avanguardia. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, sia in Italia che all’estero. Nelle produzioni TiConZero, le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate conducono alla realizzazione di musiche originali, eseguite dal vivo con strumenti di varia natura: elettronici, digitali, musicali tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori. Forte attenzione è data all’uso delle nuove tecnologie applicate alla musica. TiConZero esplora, dunque, la dimensione sonora attraverso le ricerche contemporanee che intrecciano i linguaggi e le pratiche, in una continua messa in discussione dei presupposti compositivi, che è poi il punto di partenza di ogni pensiero artistico votato alla sperimentazione e pienamente aperto al cambiamento. Dal 2018 l’Associazione ha cambiato direzione artistica con Daniele Ledda. Il nuovo obiettivo della Associazione TiConZero è centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio, non con un richiamo episodico, ma come manifestazione di un laboratorio permanente. La creazione di una rete i cui nodi sono sempre attivi nella produzione e sperimentazione. La rete in questo senso, per usare un parallelo informatico, è una rete locale. Un nodo importante in questa rete è rappresentato dalla comunità legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.

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