In questo periodo che stiamo vivendo legato al coronavirus, ma anche alla Settimana Santa, si torna a parlare dei misteri e delle curiosità che avvolgono la figura di Gesù Cristo. Una di queste è la Sacra Sindone.
Forse molti di voi, soprattutto giovanissimi, non sanno di cosa si tratta.
La Sacra Sindone si presume sia il lenzuolo che ha avvolto il corpo di Gesù Cristo dopo che è stato tolto dalla croce.
Anticamente i corpi venivano prima unti di balsami profumati e poi avvolti in lenzuoli detti sudari.
La particolarità di questo sudario è che è rimasta impressa un’immagine che ha tutte le caratteristiche di un uomo di circa trent’anni , che ha vissuto proprio negli anni e nei luoghi dove è vissuto e morto Gesù e con tutte le caratteristiche tipiche della sua razza. Ci sono poi i segni delle percosse, dei buchi provocati dalle spine della corona, segni di chiodi nelle mani e nei piedi e tanto altro.
La scienza da sempre ha tentato di dare una spiegazione a questa immagine impressa come se fosse il negativo di una foto. Con l’era del computer però si è riusciti anche a portare l’immagine della Sindone al positivo e poter quindi ammirare il volto come se fosse vissuto ai giorni nostri
Le ipotesi
Una prima ipotesi sulla Sacra Sindone è stata quella della pittura sul telo, successivamente scartata in quanto l’analisi approfondita non ha evidenziato presenza di pigmenti che cementerebbero tra loro le fibre di lino, come avverrebbe nel caso del “colore applicato”. È stato ipotizzato che a realizzarla sia stato lo stesso Leonardo da Vinci (e quello visibile sia il suo ritratto) imprimendo l’immagine all’interno di una camera oscura, annoverando così tra le sue invenzioni anche la “fotografia”.
Un raggio di luce avrebbe formato la figura umana sul lenzuolo dopo essere stato imbevuto con reagenti chimici naturali, ma anche questa teoria è stata poi smentita. Secondo gli ultimi studi effettuati dall’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile) la sindone non è un falso medievale e per questo occorre analizzarla da punti di vista avvenieristici.
Una svolta nelle indagini?
Molto interessante l’ipotesi riportata sul giornale Fenix, che ne ha dedicato un intero numero: nell’articolo di Giulio Fanti viene descritta una probabile impressione dovuta a un lampo di energia estremamente forte e di breve durata, come se un “corpo di luce” avesse oltrepassato il lino per dirigersi verso l’alto. Ciò spiegherebbe perché sono visibili alcune zone del corpo che il panno non poteva toccare e che, dunque, sudore o elementi chimici naturali del corpo non avrebbero potuto formare. Potrebbe essere stata, quindi, le Resurrezione di Cristo ad avere impresso la sindone, bruciandone le fibre? Avremmo tra le mani la prova dell’anima immortale di Gesù?
Gesù e la potenza Divina data dall’Altissimo Dio ,Padre suo e Padre Nostro, e la luce più splendente che c’è, ci ha voluto lasciare un segno della sua venuta in questo Mondo, ha lasciato traccia di se, finche ogni credente ne avesse prova, e fosse luce per gli atei che camminano nel buio..
In quel lenzuolo c’è veramente traccia di Gesù, chi lo cerca sperimenterà in fretta la sua potenza..
Gesù e la potenza Divina data dall’Altissimo Dio ,Padre suo e Padre Nostro, e la luce più splendente che c’è, ci ha voluto lasciare un segno della sua venuta in questo Mondo, ha lasciato traccia di se, finche ogni credente ne avesse prova, e fosse luce per gli atei che camminano nel buio..
In quel lenzuolo c’è veramente traccia di Gesù, chi lo cerca sperimenterà in fretta la sua potenza..
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