Il pianista Alexander Malofeev

Ancora una volta il Teatro lirico di Cagliari ci regala un concerto di altissimo livello, ma ahimè ancora una volta a porte chiuse attraverso l’emittente televisiva Videolina. Grande rispetto per la scelta che vede come alternativa solo il buio ma è inevitabile non pensare alla bellezza della musica  di  Sergej Rachmaninov ascoltata in teatro.

Ho apprezzate tante volte dal vivo le due meravigliose pagine seguite ieri in diretta e oggi in replica, L’isola dei morti, poema sinfonico in la minore op. 29 e il celeberrimo Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18  . La ricordo come una musica avvolgente  ricca di sfumature, che arriva nel più profondo dell’animo. Attraverso la TV tutto questo purtroppo è mancato. Nonostante ciò ho apprezzato la direzione del maestro russo Mikhail Pletnev   che è riuscito a tirar fuori il meglio dalla nostra orchestra cagliaritana. 

La presenza poi del giovane pianista russo, il talento Alexander Malofeev, è stato un regalo meraviglioso per il pubblico cagliaritano. Ma cosa sarebbe stato sentire dal vivo il suo tocco e le sonorità del suo pianoforte?

Un grande grazie comunque al Lirico per lo sforzo che continua a profondere per non privare il suo pubblico della musica. L’arte e la cultura non si devono fermare mai neppure davanti alle grandi difficoltà dei momenti che stiamo vivendo.

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