La prima volta che ho ascoltato casualmente Sophisticated Lady ne sono rimasta letteralmente affascinata. La voce che la interpretava era quella della grande Ella Fitzgerald  considerata una delle migliori e più influenti cantanti jazz della storia. Era dotata di un potente strumento vocale, vantando un’estensione di più di tre ottave . Esibiva spesso la sua grande capacità di improvvisazione soprattutto nello scat, una tecnica vocale tipica del jazz di cui è considerata la maggiore esponente di tutti i tempi: i suoi virtuosismi potevano durare oltre i cinque minuti, pur mantenendo una perfetta impronta melodica. 

Il brano è stato composto da Duke Ellington che con la sua orchestra presentarono “Sophisticated Lady” nel 1933   con una registrazione strumentale della canzone che includeva assoli   al sax alto, clarinetto,  trombone ed Ellington al pianoforte.  In seguito è stato aggiunto il testo da Mitchell Parish . Le parole incontrarono l’approvazione di Ellington, che le descrisse come “meravigliose, ma non del tutto adatte alla mia concezione originale”. Quella concezione originale è stata ispirata da tre insegnanti della scuola elementare di Ellington. “Hanno insegnato tutto l’inverno e hanno girato l’Europa in estate. Per me questo significava raffinatezza.

Sono andata alla ricerca dello spartito e mi sono resa conto di quanto fosse difficile questo brano per intervalli ed estensione. Mi piaceva l’idea di spaziare con la voce anche in altri campi  e soprattutto quello della musica nera che ho sempre apprezzato fin da bambina. Mio padre era sì un appassionato di musica lirica, ma ascoltava tantissimo anche la musica che lo aveva accompagnato nella sua infanzia, ed io sempre accanto a lui ad ascoltare 

Mi sono cimentata quindi anche io in questo brano, certamente con tutti i miei limiti e considerato che avendo impostazione classica ho dovuto modificare tante cose della mia vocalità.

Ho ritrovato una mia vecchia registrazione dove, con l’accompagnamento del bravissimo e talentuoso pianista Mario Piga, ci preparavamo per uno dei nostri concerti.

 

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