Fabio Concato domani sera in concerto a Berchidda (ore 21.30) con il trio di Paolo Di Sabatino (già di scena la mattina a Mores, alle 11).
E nel pomeriggio (ore 18) piano solo di Ramberto Ciammarughi a Bulzi

Con un’altra giornata densa di appuntamenti, si avvia verso il suo traguardo finale la trentaquattresima edizione di Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, che da sabato scorso e fino a lunedì prossimo (16 agosto) si snoda tra Berchidda e gli altri centri del nord Sardegna coinvolti quest’anno.


Nel menu di domani (sabato 14) il piatto forte è in serata: alle 21.30 i riflettori di Piazza del Popolo si accendono per accogliere Fabio Concato, uno dei protagonisti di spicco della canzone d’autore italiana degli ultimi quarant’anni, sul palco insieme al trio di Paolo Di Sabatino, pianista tra i più apprezzati del panorama jazzistico italiano, con Marco Siniscalco al basso e Glauco Di Sabatino alla batteria.

Artista poetico e intimista, mai sopra le righe, pacato nei modi e nelle interpretazioni, il cantautore milanese racconta in musica le piccole grandi storie della quotidianità: nostalgie, ricordi, speranze, rivelazioni e confessioni appena delineate, lampi d’allegria contagiosa e momenti di grande tenerezza popolano il mondo delle sue canzoni, simili a foto, illustrazioni e annotazioni in un diario della memoria che è sempre riuscito a fare breccia sia nell’immaginario che nella sensibilità del pubblico. Classe 1953, sulle scene da oltre quarant’anni (il primo disco, “Storie di sempre”, è del 1977), Fabio Concato possiede una vocalità che negli ultimi album ha sfumature da interprete raffinato. Il primo incontro con Paolo Di Sabatino risale al 2011, quando il pianista lo invita a partecipare al suo album “Voices” per proporgli di rivisitare una manciata di suoi successi e di vestirli con arrangiamenti e sonorità vicine al jazz acustico. La collaborazione si consoliderà poi attraverso numerosi concerti che portano a immortalare questo connubio artistico nel 2017 sulle tracce di “Gigi”, album nel nome del padre di Fabio Concato, colui che lo ha iniziato alla musica ascoltando dal jazz alla musica sudamericana.

Paolo Di Sabatino col suo trio salirà sul palco di piazza del Popolo reduce da un altro impegno di cui sarà protagonista in mattinata: il pianista è atteso infatti alle 11 a Mores, all’esterno della chiesa di San Giovanni, per proporre in concerto una sintesi ideale di tutte le esperienze di spicco della sua carriera: dai progetti propri in ambito jazzistico alle collaborazioni, anche come arrangiatore, in territori differenti, come quelle con Antonella Ruggiero e Grazia Di Michele (Festival di Sanremo 2007 e 2015).

L’altro appuntamento della giornata porta il cammino del festival a fare tappa nel pomeriggio a Bulzi, dove la bella chiesa romanica di San Pietro delle Immagini fa da sfondo, alle 18, al piano solo dell’eclettico Ramberto Ciammarughi e ai suoi “Notturni diurni”, una produzione originale ideata per il festival: il pianista, compositore e arrangiatore umbro è capace di spaziare tra jazz e musica contemporanea, firmando musiche per spettacoli teatrali e televisivi, e portando avanti collaborazioni sia con musicisti italiani come Furio Di Castri, Mia Martini, Maurizio Giammarco, Roberto Gatto, sia con grandi stelle del jazz internazionale come Randy Brecker, Billy Cobham, Steve Grossman, Dee Dee Bridgewater, Vinnie Colaiuta, Miroslav Vitous, solo per citarne alcuni.

A Berchidda, a precedere il concerto di Fabio Concato in Piazza del Popolo, nuova esibizione della Funky Jazz Orkestra, con il suo repertorio di brani soul jazz, funky e R&B e altri originali composti e arrangiati dal suo direttore, Antonio Meloni, e composta da musicisti del paese e di altri centri vicini: in questa occasione il set è in piazza Funtana Noa, con inizio alle 19.30.

Infine, subito dopo il concerto di Concato, a suggellare il programma musicale della giornata, consueto appuntamento della notte nello spazio Time After Time: di scena stavolta la cantante Manuella, con il suo contemporary pop tra soul, jazz, rock, elettronica e bossanova, per la presentazione del suo primo lavoro, “Giostra”, insieme all’affiatato gruppo del batterista Nanni Gaias, rinforzato nell’occasione dal basso di Pier Piras.

  • Altri appuntamenti

Oltre alla musica, altri appuntamenti e iniziative scandiscono come sempre anche la giornata di sabato a Berchidda. Aperte al pubblico le diverse mostre allestite per questa edizione del festival: il centro culturale “Pietro Casu”, in Piazza del Popolo, ospita Jazz Frames, l’esposizione degli acquerelli di Severino SalveminiSa Casara accoglie invece la Collezione di Arte contemporanea, nata in seno al progetto PAV (progetto arti visive); “Sguardi sul mondo” si intitola invece la personale di Alessandra Freguja che raccoglie scatti dei suoi viaggi e incontri in giro per il mondo, mentre “Time to Time” presenta le immagini realizzate dalla stessa fotografa e da Gabriele Lugli che raccontano la scorsa edizione di Time in Jazz.

Sempre a Sa Casara, si possono visitare anche le mostre che rientrano nell’ambito di Time to Children, il progetto che include varie attività di educazione musicale per i bambini, ideato da Sonia Peana con la collaborazione di Catia Gori con il patrocinio dell’associazione Il Jazz va a Scuola, e sviluppato da Time in Jazz con il sostegno del Banco di Sardegna; la mostra a cura di Fabio Calzia Matraculas, musica e gioco nella tradizione sarda tra pedagogia, danza e verso cantato, e le riproduzioni delle tavole del pittore e illustratore Alessandro Sanna per i libri Crescendo e Nidi di Note. Sue sono anche le otto opere (più alcuni schizzi) per la copertina e il libretto di ¡30!, l’album realizzato del 2014 in occasione dei trent’anni del quintetto “storico” di Paolo Fresu, che si possono ammirare negli stessi spazi. Lo stesso Alessandro Sanna ha curato anche “Segni Suonatori” una serie di ritratti a figura intera dei protagonisti invitati negli anni al festival, esposta a cielo aperto nell’arena concerti e per le vie di Berchidda.

Sa Casara è anche il punto d’incontro per i laboratori di Time to Children: si comincia la mattina (ore 10) con il trombettista Mirko Rubegni, già protagonista la sera prima sul palco di Berchidda, con il laboratorio “Stelle di jazz”, prove aperte destinate a bambini dai 6 agli 11 anni; nel pomeriggio (alle 17.15), sarà la volta di Ambrogio Sparagna, uno tra i più importanti musicisti della musica popolare europea, fondatore dell’Orchestra Popolare Italiana, con all’attivo numerosi progetti realizzati con artisti e solisti da tutto il mondo, che in questa occasione porta in dote “Cantare Dante a scuola”, un progetto adatto a tutte le età (dai 6 anni in su) in linea col tema del Festival, con la partecipazione di Catia Gori, Daniela Contu e il coro voci bianche di Orosei e Onifai.

Alle 16.30, al Cinema Santa Croce è in programma “Musica da lettura – P60lo Fresu“, il documentario dell’evento con cui il trombettista e anfitrione del festival ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno, lo scorso febbraio all’Archiginnasio di Bologna, alternandosi in diverse formazioni, con Alessandro Bergonzoni come guida di eccezione. Quasi in contemporanea, a Sa Casara (ore 19) il consueto momento dedicato alle presentazioni editoriali, “Time to Read”: dalle stelle della musica si viaggia su quelle del cielo con il fisico Eugenio Coccia, che introdurrà al pubblico “Stelle, galassie e altri misteri cosmici”.

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