Gli omaggi| VII edizione Omaggio a Giovanni Battista Martini Cagliari, dal 22 al 29 ottobre
Parco di Terramaini, Mercato Civico di Quirra, Palazzo Siotto, luoghi di culto (Pirri, Mulinu Becciu, Stampace), Giardini sotto le Mura, chiesa di Santa Maria del Monte. Sono questi i luoghi in cui dal 22 al 29 settembre si svolgerà a Cagliari la settima edizione del festival Omaggi organizzato da Studium Canticum con la direzione artistica di Stefania Pineider.
Perché proprio il bolognese Giovanni Battista Martini tra tanti musicisti del Settecento? Acclamato dal pubblico, ancora in vita fu additato come “il Dio della musica dei nostri tempi” (non a caso Mozart lo scelse come maestro), ma molte delle sue opere sono ancora inedite: 4 dei suoi 38 Magnificat in corso di pubblicazione con un team internazionale (progetto Mag.Ma) e un Laudate pueri trascritto per l’occasione saranno eseguiti per la prima volta in epoca moderna proprio nel festival. Martini d’altra parte, da frate quale fu, era anche uomo di grande cultura, non solo musicale: “gentilissimo e caloroso” come lo definirono gli amici, ebbe una vita ricca di relazioni (circa 6000 le lettere scambiate con personaggi del suo tempo, uomini di cultura, personalità politiche).
Il festival intende far ascoltare e conoscere questa ‘nuova’ musica antica, sfidando il luogo comune che la considera ‘di nicchia’: undici eventi, ognuno pensato per una esperienza musicale diversa, offrono a tutti, di tutte le età, l’opportunità di conoscere un po’ di più un repertorio che di certo non si ascolta tutti i giorni, ma che può riservare delle belle sorprese.
Fin dall’evento di apertura, l’open singing al Parco di Terramaini, un pomeriggio di giochi musicali che culminerà in una esecuzione collettiva del Canone del Caffè, una composizione del Nostro autore dedicata al piacere di una tazzina di caffè; per proseguire con la serata di musica martiniana e danze settecentesche in un immaginario stile Bridgerton nella quale un maestro di danza sarà a disposizione dei convenuti nella sala da ballo en plein air del Giardino sotto le Mura; per passare poi al box 48 del Mercato Civico di Via Quirra nel quale sarà possibile ammirare prodotti antichi come le stoppie dei materassi ed i cessi bianchi, pubblicizzati, in musica, da venditori catapultati qui direttamente dal XVIII secolo, il festival vuole tirar fuori dagli archivi la musica di Giovanni Battista Martini scommettendo sul fatto che la sua bellezza sarà apprezzata anche oggi.
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
DOMENICA 22 SETTEMBRE: PARCO DI TERRAMAINI
Appuntamento per l’apertura del festival domenica 22 settembre al Parco di Terramaini (ultimo ingresso del parcheggio) per l’Open singing aperto a tuttә.
Dalle 17.00 in poi il prato sarà popolato da cori in modalità juke box (si potrà chiedere loro di cantare una canzone selezionandola da un vecchio juke box!), body percussionist con i quali suonare, e tanti giochi musicali per i bambini e le bambine. Ma oltre che ascoltare e giocare, l’’invito per il pubblico è quello di cantare: c’è una piccola composizione di Martini dedicata ad una buona tazzina di caffè che abbiamo scelto per il suo tema universale! La canzone verrà insegnata, a chiunque desidera impararla, dai tanti tutor disponibili sul prato. Chi vuole suonare, può portare il suo strumento per accompagnare il canto. Ci saranno delle prove e, alle 19.00, pubblico e cori si esibiranno tutti insieme, accompagnati dagli strumenti dell’orchestra, per inaugurare il festival.
LUNEDI 23 SETTEMBRE: GIARDINO SOTTO LE MURA
Passando dal parco ai giardini, la musica resta all’aperto il lunedì 23 settembre, e risuonerà al Giardino sotto le Mura. Un tuffo nel Settecento è il titolo dell’evento che promette una spensierata parentesi di ritorno al passato, una volta varcate le porte del giardino. Qualche abito, un rinfresco e un po’ di décor settecentesco accolgono il pubblico per una immersione nella musica e danza dell’epoca. Saranno i trenta giovani musicisti e danzatori preparati e guidati da Marcella Sanna ad aprire le danze, alle 19.30 e, a seguire, inviteranno il pubblico ad unirsi a loro. Chiunque lo desideri potrà a sua volta immergersi nell’esperienza musicale e coreutica settecentesca, ascoltando musica e danzando in una serata dedicata allo stile dell’epoca. Ingresso con donazione libera.
MARTEDI 24 SETTEMBRE: CHIESA DI S. PIETRO (PIRRI)
Mertedì 24 settembre, alle 20.00, presso la Chiesa di S.Pietro (Pirri), l’esecuzione di pagine raramente eseguite, ancora di provenienza bolognese e settecentesca, quelle de Il maestro di G.B. Martini. Se buon maestro fa buoni scolari, Martini ne ebbe uno eccezionale, Giacomo Antonio Perti, suo mentore e poi amico. Di Perti verranno eseguiti in una rara versione integrale i Responsi per il S. Natale per coro, soli basso continuo e violino, una silloge di otto brevi brani che alternano soli e coro. Originariamente pensati per la liturgia delle ore, con la loro festosa leggerezza e lineare semplicità rapiscono all’ascolto. Saranno eseguiti dal coro Ad libitum (dir.Stefania Pineider), con Fabio Frigato al basso continuo e Luca Persico al violino. Ingresso con donazione libera.
MERCOLEDI 25 SETTEMBRE: CHIESA MADONNA DELLA STRADA
Nel quartiere di Mulinu Becciu, alla chiesa della Madonna della Strada, il mercoledì 25 settembre, alle 20.00, è in programma Laudate pueri. Un inedito di Martini. L’incipit del salmo 11, Laudate pueri dominum, ha spesso acceso la sfida tra innumerevoli musicisti nei diversi secoli. Quello di Martini, ad oggi inedito, grazie alla collaborazione con la classe di Semiografia del Conservatorio di Sassari che ne ha curato la trascrizione, sarà eseguito per la prima volta in epoca moderna dal coro di voci bianche Scuole in Coro con, al basso continuo Fabio Frigato, violini Luca Persico ed Anna Floris, viola Tommaso Delogu, violoncello Vladimiro Atzeni. Una prima esecuzione assoluta seguita, in questo concerto monografico, da altri Laudate pueri: Haydn, Mendelssohn, e una seconda prima esecuzione, questa volta del contemporaneo Francesco Marceddu, eseguita dal Coro di voci bianche e Giovani Cantori del Conservatorio di Cagliari da lui diretto.
Legato al programma del concerto, è previsto un contest per gli spettatori di età compresa tra i 12 e i 20 anni con, in palio, due biglietti per il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari (Roma, luglio 2025): regolamento e modalità di iscrizione su https://studiumcanticum.it/evento/contest-laudate-pueri/.
Ingresso con donazione libera.
GIOVEDI 26 SETTEMBRE: MERCATO CIVICO DI VIA QUIRRA
Appuntamento alle ore 10.30 al box 48 del Mercato Civico di Via Quirra per ascoltare I richiami degli ambulanti. Istintivo immaginare Martini serio e compassato, immerso nello studio. Il repertorio dei brevi canti che prendono spunto dalle grida degli ambulanti del mercato, rivelano invece un Padre Martini ironico e curioso del mondo che lo circonda, che prende ispirazione dalla vita quotidiana. I Richiami saranno eseguiti nel contesto da cui provengono, un mercato! I musicisti inviteranno a comprare e ad assaggiare i prodotti dei loro banchi ma cantando e suonando: biscotti e mele cotte, passatempi, ciabatte, stoppe per i materassi e altre curiosità Protagonista l’Ensemble bolognese S. Pietro (Troilo, Rossi Corradini, Di Donato, Contro), che hanno riscoperto ed inciso i Richiami per la casa editrice Tactus nel 2020.
GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE: PALAZZO SIOTTO
Ancora giovedì, ma alle ore 20.00, nella sala dei Ritratti di Palazzo Siotto, lo stesso Ensemble bolognese S. Pietro sarà protagonista del concerto intitolato Azione teatrale 1726. La grande versatilità dell’ispirazione del frate francescano dà prova di sé in altri in settori inaspettati, come il teatro. Esperienze minori, certamente, ma non per questo di poco conto. In programma una ’Azione teatrale definita “una sorta di melodramma in versione bonsai” dove l’intreccio amoroso è prevedibile, ma sorprende altrove, per esempio nella distribuzione delle voci: Serpillo, il tenore bellimbusto cede per interesse alle lusinghe della vecchia Melissa che è un basso! Ingresso con donazione libera.
VENERDÌ 27 SETTEMBRE: CHIESA DI S. MICHELE
Venerdì 27 settembre, alle 20.45, alla chiesa di S. Michele, un Grand Tour nel barocco europeo, proposto dall’Ensemble Trombe FVG (Portogruaro), guidato da Giovanni Vello. In Europa, infatti, mentre Martini scriveva e insegnava e studiava e conversava dalla sua Bologna, il Settecento musicale si dispiegava con ineguagliabile fasto e grandezza. Le brillanti sonorità delle trombe ne sono un simbolo sfavillante, e il sestetto guidato da Vello ce lo faranno apprezzare trasportandoci in giro per l’Europa tra Bach, Haendel e tanti altri.
SABATO 28 SETTEMBRE, DOMENICA 29 SETTEMBRE: SANTA MARIA DEL MONTE
Sabato 28 e domenica 29 settembre, l’appuntamento è nella Chiesa di S. Maria del Monte con due concerti per serata (uno alle 19.00, uno alle 20.00) dedicati a quattro dei 38 Magnificat di Martini, in corso di edizione ed incisione.
In ognuno dei concerti, a fronte dei manoscritti originali, saremo guidati da Cristian Gentilini (direttore editoriale) nell’ascolto delle pagine dei diversi Magnificat, uno per concerto. Le antiche pagine prenderanno vita grazie agli esempi dal vivo di soli coro e orchestra, in un racconto avvincente della storia della musica di Martini, e della sua vita.
A conclusione di ogni appuntamento, l’esecuzione del Magnificat di turno, con il coro Studium Canticum, i solisti Maria Paola Nonne, Valentina Pireddu, Emanuele Angioni, Alessio Faedda, Andrea Macis e l’orchestra Studium Canticum (dir. Stefania Pineider)
Si comincia con il Magnificat 28, in fa maggiore (sabato 28 ore 19.00) e si prosegue con il Magnificat 17, in re maggiore, e la sua musica ‘frizzante’, in cui dominano le figurazioni ritmiche puntate degli archi (sabato 28 ore 20.00)
Al giorno successivo è riservato il Magnificat 29, in si minore, con le sue bellissime pagine di musica, occupate da lunghe arie solistiche, soprattutto quelle del basso, che aggiunge altre sfumature alla già ricca tavolozza compositiva dispiegata dal frate francescano (domenica 29 ore 19.00). Ad esso seguirà il Magnificat 4, in sol, del quale colpisce l’allegria ed il sontuoso Amen finale, un fugato in stile imitativo esaltato da una ‘macchina’ orchestrale scintillante.
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