Bach e le cantate per l’Epifania

Per la festività dell’Epifania, Bach ha scritto tre cantate (la terza, la troviamo collocata all’interno dell’Oratorio di Natale), la prima, in ordine cronologico, composta a Lipsia,  dove venne eseguita per la prima volta il 6 gennaio 1724, è Sie Werden aus Saba alle kommen BWV 65 (I re sono venuti da Saba). Il testo è di Johann Spangerberg (1484-1550) tratto da da testi Biblici (Isaia, 60 vers.1-6) ed Evangelici (Matteo 2 vers.1-12).

La musica di Bach è solennemente giocosa, a partire dal ritornello aperto dai corni, in un ritmo di danza sul quale si inserisce una bellissima scrittura fugata del Coro. Segue un rapido Corale, recitativo e un’aria bipartita del basso con oboi da caccia  in cui è raffigurato il dono dei doni di oro, mirra e incenso.

L’aria del tenore, anch’essa bipartita, caratterizzata da un bellissimo e ricco ritornello a dialogo dei fiati (corni, oboi, flauti) determina in modo quasi solenne, l’aspetto riflessivo-morale della cantata (già emerso nell’aria del basso: “L’oro non basta… via i regali vuoti”): dare a Gesù il vero dono, quello del proprio cuore.

Il breve Corale “Ei, nun, mein Gott, so fall’ich dir” (Ora, mio Dio, mi rimetto nelle tue mani) ribadendo il concetto: “Ora, mio Dio, mi rimetto nelle tue mani”,  chiude la Cantata.

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