La nostra MUSICA per rompere il SILENZIO omertoso e complice delle Istituzioni di fronte al genocidio perpetrato dal sistema sionista nei confronti del popolo palestinese.
L’idea nasce a Firenze pochi giorni fa, da un messaggio e un passaparola tra i corridoi del Teatro del Maggio Fiorentino e dell’Orchestra della Toscana.
Qualche scambio su WhatsApp, un incontro in un bar e, nel giro di poche ore, viene elaborato il primo comunicato, aperto il profilo Instagram e quello Facebook, vengono coinvolti amici e colleghi a Genova, Palermo e Bologna, poi si aggiungono da Torino, Milano, Roma.
All’inizio doveva essere un semplice flashmob, ma diventa subito un Movimento il cui motto recita “Basta stare in silenzio, facciamoci sentire!”: nasce così
“LA MUSICA CONTRO IL SILENZIO”.
Viene deciso di proporre una manifestazione musicale nazionale, in cui musicisti, cantanti, strumentisti, professionisti, dilettanti, amatori e chiunque voglia partecipare con la propria voce e il proprio ritmo, potrà intonare insieme agli altri i brani selezionati unitariamente o in funzione delle necessità di ogni piazza: canti popolari palestinesi, estratti dal Requiem di Mozart (in onore delle vittime del massacro), Bella Ciao (come canto di Resistenza), ecc.
Vuole essere sì una manifestazione apartitica, che accoglie il supporto soltanto dalle associazioni umanitarie e nate a sostegno della causa palestinese, ma anche una manifestazione assolutamente politica, nel senso più classico e genuino del termine. Si canterà contro il silenzio delle nostre istituzioni, si suonerà contro il massacro che sta subendo il popolo palestinese saremo un’unica voce per la libertà, per la giustizia e per il diritto sacrosanto di ogni popolo a resistere contro ogni forma di oppressione, sopruso e violenza.
In un paio di giorni l’iniziativa è diventata virale nel mondo musicale italiano, ma non solo. Se ne parla in tutti i luoghi di musica.
Le persone si aggiungono a centinaia sui vari gruppi whatsapp. Migliaia di contatti, visualizzazioni, follower, nuove città aderiscono ogni giorno e tutti si prodigano per organizzare, chiedere le autorizzazioni, divulgare, cercare gli spartiti musicali e contribuire all’organizzazione di questo evento, ognuno con la propria esperienza.
Firenze, città da cui è partita l’iniziativa, che crea unità di intenti, azioni e concetti chiave, sarà la prima a manifestare l’1 giugno in Piazza Santa Maria Novella. Nella stessa giornata Palermo e Torino; seguiranno Genova, Bologna, Roma, Milano e Cagliari, ma si stanno organizzando anche a Bari, Brindisi, Napoli, Como,
Bolzano, Trento, Salerno, Sassari…
Venite a suonare con noi! Non serve essere musicisti, serve esserci!
VENERDI’ 6 Giugno ore 18,30 a Cagliari Parco della Musica
Restiamo umani!
Comitato centrale di Firenze: Alice Parente, Clarice Curradi,
Mattia Petrilli, Antonia Fino, Andrea Tiddi, Jorg Winkler
Organizzazione Cagliari: Eleonora Grasso
Bellissima iniziativa Alessandra quella contro il genocidio del popolo Palestinese.
Bene. Finalmente
Buongiorno Alessandra, vorrei suggerire di includere nella rassegna un brano di De Andrè molto attinente a questo Genocidio in atto .Il brano è ” Sidun” , il canto disperato di un padre con il bambino in braccio , ridotto ad un ” grumo di sangue ,orecchie e denti da latte ” durante la guerra del Libano del 1982 ,ad opera dell’ esercito di Israele , ancora una volta, contro i Palestinesi del Libano. Il brano è davvero struggente nella sua espressione ,ha bisogno di una traduzione introduttiva, perché è in lingua genovese. Sono un cantante delle canzoni di De Andrè, lo potrei eseguire,forse anche con la mia band, o comunque mi bastaerebbe l’ accompagnamento di una tastiera. Vorrei sapere se può essere realizzata questa idea. Grazie.,con tutta la mia stima per il coraggio ,la forza e l’amore Marco Paglietti
Grazie per la segnalazione . purtroppo il programma è stato già deciso dai colleghi del teatro lirico. Chi ha i mezzi,voce, strumenti e facile lettura musicale può prendere parte alle esecuzioni programmate