Cosa fa un direttore d’orchestra

Un direttore d’orchestra deve saper tenere il tempo sia con l’orchestra che col coro quando presente. Deve dare gli attacchi  ad ogni singolo strumento se solisti, o alla sezione di strumenti, con un gesto chiaro e sicuro.  Così per  coro: bassi,tenori, Soprani, Contralti, Baritoni, Mezzosoprani ecc.

Il direttore legge uno spartito  che contiene tutte le musiche e le dinamiche dei singoli strumenti  e delle singole voci del coro e dei solisti. Deve trasmettere interpretazione, col gesto ,con gli occhi, con la bocca. Deve saper leggere tutti i segni che il compositore ha voluto : legature, forti, piani, staccati ecc .

Il direttore è il primo che si occupa dell’orchestra. Al suo arrivo si dedica all’insegnamento  delle parti. Ascolta le singole sezioni strumentali e le coordina poi insieme, fino ad ottenere il risultato musicale e interpretativo finale, prima di affrontare il pubblico.

Come per tutte le professioni, anche nella direzione ci sono le specializzazioni. C’è chi è portato per dirigere compositori di varie epoche e di genere diverso:  I verdiani, i pucciniani, i Beethoveniani ,Wagneriani ecc.

Se poi parliamo della direzione operistica, l’impegno è davvero grande. Nel golfo mistico e in palcoscenico ci sono decine di persone fra musicisti, artisti del coro,solisti, bande sul palco, danzatori.   . Lui deve controllare tutto.  Ci sono momenti come i concertati, dove spesso gli artisti si muovono velocemente e qui basta poco per perdere il controllo. Il talento e l’ esperienza sono davvero importanti.

Da artista del coro ho cantato con i più grandi direttori d’orchestra e posso assicurarvi che il direttore valido lo si riconosce sin dalle prime prove, nella misura in cui  riesce a dirigere le maestranze artistiche con serenità e sicurezza. Purtroppo è capitato anche di doversi esibire con direttori inadeguati e vi lascio solo immaginare…

Vi posto di seguito un passaggio molto difficile della Carmen di Bizet. Nel coro delle sigaraie  le artiste devono cantare e lottare contemporanemente. Una scrittura musicale fatta di piccole parti che si incastrano tra loro. Un ingranaggio che deve essere perfettamente coordinato dal direttore che, se per sbaglio si distrae,  manda a catafascio tutto.

 

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