In queste due foto si può notare molto bene come si sia trasformata questa parte di Cagliari: il Viale Buoncammino. La prima foto è stata scattata intorno agli anni venti mentre la seconda è di qualche giorno fa.

La foto sottostante invece è scattata nella seconda parte del viale, quella vicino al  carcere, stabile sorto alla fine del 1800

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  1. Non si tratta dello stesso tratto di Viale Buon cammino; anche perchè le piante di allora esistona ancora.

  2. Ciao Giorgetto, io penso che sia lo stesso perchè se noti bene in fondo si vede il Carcere con le finestre e le grate fronte a noi. Le piante ci sono ancora e ciò che forse non c’è più è lo stabile precedente al carcere

  3. Guarda bene la foto, non vedi che gli edifici sono quelli della polizia, che si trovano prima del carcere??

  4. Ma allora dopo il presunto stabile della polizia, all’epoca non risulta esserci più nulla . Invece io attribuisco quella parte finale allo sterrato che c’è subito dopo il carcere. (ovviamente è un mio punto di vista che verificherò prossimamente)

  5. la prima foto è stata ripresa nel tratto di fronte al tribunale militare e polizia di stato. la seconda nel tratto del carcere.

  6. luigi pisu ha perfettamente ragione, gli stabili si assomigliano ma se guardate bene la foto antica potete notare un pezzo di torretta di guardia sulla destra ….
    E comunque sia nella foto antica vista la prospettiva non c’è la salita di Via Fiume che porta d’avanti al tribunale Militare

  7. posso dire la mia?
    la prima foto la ricordo bene anche se ero molto piccolo .fine anni 40 in quel viale tra il trbunale militare e il carcere
    in occasione della festa di S.Efisio facevano delle corse a cavallo con delle esibizioni .
    nella 2° foto non e’ cambiato praticamente nulla solo qualche modifica.:asfalto, qualche,panchina.
    nella3° foto è il proseguimento della 2° foto il tratto che va dalla strada del belvedere alle carceri

  8. dimenticavo quelle piante le chamavo :la pianta del CISCIREDDU piccoli frutti(bacche che maturano d’estate diventando nere dolcicissime) e non nascondo che qualche volta ancora le prendo in ricordo della mia infanzia

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