Concerto S.Carlo 1975

Tante volte ho pensato di scrivere questo post e altrettante volte non ci sono riuscita perchè sempre colta da emozione. Ricordare l’associazione musicale del Coro polifonico Collegium Karalitanum significa per me ripercorrere qualche decennio  della mia vita a ritroso.

Il coro, gli amici, la sede sono stati  la mia seconda casa, la mia seconda famiglia. Insieme abbiamo gioito di tanti successi e insieme superato anche tanti momenti difficili. Questo coro mi ha visto nascere come artista. E’ qui che ho eseguito il mio primo brano da solista! Lo ricordo ancora, era la Berceuse Malgache. Che emozione quel giorno! Tremavo come una foglia ma allo stesso tempo l’applauso del pubblico, che ricordo numerosissimo, è stato davvero appagante . E come dimenticare la nostra prima trasferta all’estero! Eravamo tutti giovanissimi e ogni disagio di quel viaggio era per noi un grande divertimento.

Ignazio Picciau e sua moglie Santuccia

Il coro è nato grazie al maestro Fernando Fadda e ad un gruppo di giovani appassionati di musica, fra questi c’era anche Ignazio Picciau che, ancora oggi, cura e porta avanti l’associazione proprio come un figlio.

Superata l’emozione iniziale, quest’oggi ho preso coraggio e attraverso l’intervista ad Ignazio ho ripercorso indietro nel tempo questo bel periodo di gioventù.

 Ci racconti l’inizio di questa avventura corale?

Ho iniziato a cantare nel Collegium (che si chiamava come ricorderai, Collegium Musicum Karalitanum) nel 1975. Le prove si tenevano in una saletta a Pirri (CA) in via San Quintino.

Ricordi il primo concerto e la prima rassegna all’estero?

E come posso non ricordarlo! Il primo concerto è stato nella Chiesa di San Carlo Borromeo (ora salone) a Cagliari, e   ricordo che la chiesa era strapiena di pubblico. Io per l’emozione, specialmente all’inizio, non riuscivo a cantare.

Concerto N.S. di Bonaria

La prima rassegna all’estero è stata a  Barcellona.Ho vivo il divertimento di quel viaggio fatto di piccoli episodi (che oggi possono essere anche insignificanti) sia  nel convento delle suore dove alloggiavamo e sia durante tutta la trasferta. Enorme poi fu la gioia  dopo la nostra esibizione  al Palazzetto dello Sport, quando, dopo l’esecuzione della Canzone a ballo di Ennio Porrino (Anninnora)ci fu il tripudio del pubblico. Fummo l’ unico coro della rassegna ripreso dalla Televisione Nazionale e trasmesso durante il telegiornale.

Quanto è stato importante condividere quest’avventura con tua moglie, anche’essa corista?

Certamente è stato determinante. Il  coro assorbe molto tempo della   vita quotidiana (soprattutto per me che oltre a cantare ne curo anche l’organizzazione) e condividerla con lei è stata sicuramente una grande fortuna. Molti colleghi che inizialmente frequentavano il coro da soli spesso erano costretti a rinunciare per esigenze familiari.

Il coro sta per compiere 40 anni di vita ed è un continuo susseguirsi di successi.
Dopo il direttore fondatore Fernando Fadda si sono alternati altri maestri. Ce n’è stato uno determinante per il salto di qualità?

Diciamo che  tutti sono stati importanti per la crescita del Collegium . Ognuno ha lasciato la sua impronta, però posso dire che con Giacomo Medas il coro ha evidenziato le sue potenzialità. Per quando riguarda l’ associazione posso affermare senza falsa modestia, che è una delle formazioni più attive del panorama polifonico isolano e nazionale.

Dopo quella lontana avventura di Barcellona dove tutti eravamo alle prime armi, ci   sono state tantissime altre trasferte importanti. Quali di queste ti ha lasciato un segno  indelebile e perchè?

Di viaggi all’estero c’è ne sono stati molti altri ma due mi sono rimasti nel cuore: il Concorso-Festival Internazionale di Canto corale (Neuchatel – Svizzera) dove arrivammo secondi in una competizione a livello internazionale, e la partecipazione nel febbraio 2010 a Parigi dove, come unico coro italiano, ci siamo esibiti nella Chiesa di “Notre Dame de Consolation” in occasione del “Festival de la Musique . In quell’occasione abbiamo inserito nel nostro programma anche diversi brani della tradizione sarda ed è stato davvero emozionante vedere parte del pubblico (sicuramente sardi) cantare con noi brani come “Deus ti Salvet Maria” e “Notte de Chelu.

Oggi il Collegium Karalitanum è considerato fra le formazioni amatoriali più importanti della Sardegna e lasciatelo dire anche per merito tuo che lo continui a seguire con l’entusiasmo e la passione del primo giorno. Quali saranno i prossimi impegni?

concorso polifonico Guido d'Arezzo

Si questo è vero, il Collegium oggi è considerato tra i più importanti della Sardegna, il merito è anche mio? Può darsi ma io sono sicuro che se non ci fosse stato l’entusiasmo dei primi anni, la dedizione e l’impegno disinteressato nella cura delle voci e nell’organizzazione di tutti noioggi non sarebbe il Coro che ad ogni concerto fa il tutto esaurito.  Ultimamente poi, con l’inserimento del maestro   Giacomo Medas abbiamo potuto aprirci al repertorio sinfonico corale con accompagnamento dell’orchestra e quindi affrontando nuove sfide e nuovi traguardi. Abbiamo in programma la partecipazione ad un Concorso importante, e d’altronde, credo che ora sia arrivato il momento.

I coristi che operano esclusivamente per passione senza percepire alcun compenso , quanto tempo dedicano alle prove? Un giovane che vuole entrare a far parte della vostra associazione che caratteristiche deve avere? Deve conoscere la musica? A chi si deve rivolgere?

I coristi del Collegium  dedicano gratuitamente tre giorni alla settimana per le prove: il lunedì’, il mercoledì ed il venerdì dalle 20,00 alle 22,00. Se un  giovane vuol far parte del nostro coro deve avere chiaramente una bella voce soprattutto intonata. Sarà  il direttore a decidere (con una semplice audizione) se inserire il nuovo elemento. Ci si può rivolgere al n. 3406589338 o consultare il bellissimo sito internet del Collegium: www.collegiumkaralitanum.it. Alla formazione tecnica ci pensa poi l’associazione, il direttore, ed una preparatrice vocale esperta di polifonia che viene da Torino..

Che dire, non mi resta che farti allora un bell’IN BOCCA AL LUPO per tutti i prossimi impegni.

Intanto voglio regalare ai lettori e soprattutto alle nuove leve del coro, qualche ricordo fotografico dei primi concerti .

Giacomo Medas direttore del Collegium karalitanum

One response

  1. Sono sempre un forte ammiratore del coro K /tano i miei + grande complimenti a tutti
    sono sempre in attesa per poter partecipare come corista
    cordiali saluti

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