Era il 30 Maggio 1980 e il giovane cagliaritano Raffaello Atzori , alla ricerca di un lavoro che non arrivava decide di inventarselo coinvolgendo nel suo progetto l’amico Cesare Ferrara.
Ispirati da quelle novità editoriali delle grandi città, come il Secondamano a Milano o Porta Portese a Roma, i due giovani si mettono in società e fondano a Cagliari Il Baratto . A sostenerli c’eravamo noi fratelli minori.
L’aiuto economico c’era, si, limitato, ma c’era, ed era quello dei rispettivi genitori. Un’avventura a cui nessuno avrebbe dato un seguito e invece oggi, a distanza di 40 anni Il Baratto c’è ancora, nonostante per anni la concorrenza abbia cercato di farlo crollare. Certamente molte cose sono cambiate e soprattutto a causa del Coronavirus le pubblicazioni in cartaceo sono state sostituite momentaneamente solo dalle versioni online.
La prima sede era uno scantinato, arredato con due scrivanie, 4 sedie e una macchina da scrivere. I telefoni erano quelli di casa. Il direttore responsabile era un giornalista alle prime armi: Pietro Porcella , avventuroso come i due fondatori. La pubblicità si faceva attraverso la distribuzione di volantini o vecchie copie regalate gratis la settimana successiva, nelle piazze e nei negozi, distribuiti a mano da noi ragazzi.
Il Baratto, il settimanale di inserzioni gratuite più venduto in Sardegna, è stato uno strumento che ha cambiato la vita di noi giovani di quegli anni.
Alla prima uscita, tutti erano molto scettici, la parola gratis non piaceva, sembrava che dietro ci fosse una truffa. La domanda più ricorrente era: “Ma cosa ci guadagnate?”
Tutti potevano mettere gratis annunci di qualunque genere, per telefono o personalmente e poter quindi vendere, acquistare , scambiare o incontrare l’anima gemella. Il guadagno avveniva come per tutte le riviste, attraverso le vendite e la pubblicità che di settimana in settimana aumentava in maniera impressionante .
Importanti sono state le pagine culturali, (che hanno ripreso la pubblicazione da circa un anno e mezzo), quelle dedicate alla poesia, allo spettacolo e allo sport, alla narrazione e alla storia sarda dell’archeologo Giovanni Anedda .
Ha fatto storia “Il Baratto”! Attraverso gli annunci, oggi, possiamo vedere come si è evoluto il commercio, la tecnologia, le automobili, la musica. Tra un sorriso e una lacrima molti nostalgici riconosceranno i loro annunci nelle pagine dei primi numeri.
IL Baratto pagina ufficiale magazine/
L’attuale sede sita in Viale Marconi a Cagliari