Se la mia prof di lettere delle superiori mi avesse detto che un giorno avrei amato la storia non ci avrei creduto. La storia proprio non mi voleva entrare in testa e mia madre, per cercare di farmela imparare in occasione delle interrogazioni, me la spiegava disegnandola a fumetti (all’avanguardia anche in questo).

Attraverso la   storia della musica (esame obbligatorio per la laurea in canto)  ho iniziato ad apprezzarne un aspetto,  certamente non avrei mai creduto che la scintilla scoccasse con una serie televisiva, diciamo una “telenovela” dedicata alla vita di Giuseppe Garibaldi in Brasile.

La serie ha ricevuto tre prestigiosi premi INTE –considerati gli Oscar latinoamericani della televisione: miglior serie, miglior attore (Thiago Lacerda) e miglior regia (Jayme Monjardim).

Fra gli ingredienti di successo indubbiamente hanno contribuito la bellezza e la bravura degli attori e anche dei doppiatori italiani e   complice anche la bellissima colonna sonora.

E’ andata in onda diverse volte sia su rete 4 che sulle reti RAI ma non ebbi occasione di vederla. Trovata per caso in rete, ho cominciata a seguirla ed è stato amore a prima vista. 

La serie televisiva è una produzione brasiliana arrivata in italia con due titoli diversi: Garibaldi eroe dei due mondi e La casa delle sette donne.  E’ una produzione di Rede Globo con la regia di Teresa Lampreia e Jayme Monjardim.  

La serie prende spunto dall’omonimo bestseller di Letìcia Wierzchowski, pubblicato nel 2002, e narra le vicende che ruotano intorno alla Revolução Farroupilha, la cosiddetta Rivoluzione degli straccioni, tumulto che ebbe luogo in Brasile nel 1834 e a cui partecipò anche Giuseppe Garibaldi.

A dirigere la rivoluzione e’ Bento Goncalves, che lascia a casa le sette donne della sua famiglia: la moglie Caetana, le sorelle Ana Joaquina e Maria, le nipoti Manuela, Mariana e Rosaria, e la figlia Benedetta. Le donne si faranno forza a vicenda, e non mancheranno amori segreti e tradimenti.

La serie è stata girata in quattro città della regione del Rio Grande del Sud – Cambará do Sul, São José dos Ausentes, Pelotas e Uruguaiana – e negli studi Rede Globo di Projac, oltre che in esterni direttamente a Rio de Janeiro.

Il viaggio della troupe nel sud del Paese per la produzione è durato 40 giorni e ha coinvolto circa 2500 persone.

Cast:

Dello stesso genere storico mi hanno affascinata anche altre due serie televisive brasilianeTerra Nostra e Terra Nostra 2,  che narrano storie vere all’emigrazione di tanti italiani in Brasile tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900. Fiction in costume e interpretate da molti degli stessi attori della serie garibaldina. 

 

 

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