La mamma chiede alla bambina di collegarsi via internet con la nonna per chiederle come sta, ma la implora di chattare solo con lei.
"Non accettare contatti di persone che non conosci e che vogliono parlarti invitandoti ad accendere la webcam."
Ma la ragazzina era troppo curiosa e poter prendere la strada più lunga e più buia è troppo forte.
In un momento in cui la mamma è sul balcone a stendere, decide di accettare uno di quei contatti che insistentemente si presentano al lato dello schermo:- "solo uno"-diceva dentro di se- "Giusto per capire se è vero ciò che mi dice mamma!".
Un gentilissimo signore si presenta come un amico dei giovani e dei giovanissimi.
Con molta galanteria spiega alla ragazzina che pericoli, in questo modo, non ne esistono e che si può fare di tutto senza problemi di nessun genere.
"Di tutto cosa?" Chiede la ragazzina
"Di tutto, anche sesso".
"Cioè? "(dentro di se si chiedeva cosa poteva essere)
Ma lui , con molta classe, intraprende un discorso particolareggiato che attira e sconvolge la ragazzina portandola a spegnere improvvisamente il PC e a fiondarsi dalla mamma in lacrime.
"Cosa è successo? Hai parlato con nonna? Sta male?"
"Ti ho disobbedito, ti prego, perdonami!"
La mamma capisce al volo e attraverso la cronologia scopre il discorso squallido che il pedofilo internauta aveva intrapreso con la bambina.
Ma la favola di Cappuccetto Rosso è una realtà.
Il cacciatore è la polizia postale che si mette sulle sue tracce e lo individua attraverso l’IP.
La bambina ha capito che la favola di Cappuccetto Rosso è sempre attuale e che la mamma, in fondo, ha sempre ragione!
tutto vero, per carità, ma non demonizziamo la rete….