Chavez osannato?

E’ una vergogna! Ho letto questa notizia e sono rimasta esterreffatta da come il pubblico italiano a Venezia abbia accolto il dittatore Chavez al suo arrivo.

Io dico che quest’Italia sta veramente impazzendo.

Ma ormai ci si vende per un barile di petrolio senza pensare alle conseguenze.

Si è vero che del petrolio se ne ha bisogno, ma non per questo dobbiamo osannare chiunque ce lo dia, d’altronde mi pare che lo paghiamo profumatamente.

Ormai dopo Gheddafi e Chavez sembra che i dittatori siano di casa in Italia.

Le ultime sul presidente venezualano riguardano la chiusura di almeno 29 radio nell’ambito di un controverso piano di redifinizione della struttura del panorama dell’audiovisivo del paese.

Il responsbile della Commissione nazionale delle telecomunicazioni (Conatel), Diosdado Cabello, ha annunciato che altre 29 radio non avrebbero le licenze in regole dopo le 34 (tra radio e tv) messe fuori legge il mese scorso. 

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3 commenti

  1. Vorrei pacatamente dissentire dall’analisi che fai della situazione politica Venezuelana.Innanzitutto vale la pena di ricordare che Chavez è stato eletto dal popolo a larga maggioranza ed a seguito di elezioni considerate regolari da tutti gli osservatori internazionali.Che è riuscito a sopravvivere a ben tre tentativi di colpo di stato organizzati dalla CIA di Bush alla stregua di quello che vide il massacro di Salvador Allende in Chile. E tutto questo perché ha restituito allo Stato Venezuelano tutte le sue risorse naturali da decenni nelle mani delle multinazionali.Chavez non si è macchiato nè di omicidi politici nè tantomeno di “desasparesidos” e persino quando gli hanno scagliato contro la piazza la reazione della sua polizia non è stata brutale come quella dei “nostri amici” Videla e Pinochet (non dimentichiamo che a quest’ultimo il Papa dette personalmente l’Eucaristia, ma nessuno ha mai saputo “chi” lo abbia mai perdonato dei suoi peccati. Dio certamente no!)Io credo che ogni tanto valga la pena di non farsi influenzare dalla propaganda Americana che non vede certamente di buon grado che nel Sud America ci siano governanti che facciano gli interessi del popolo e non quelli delle multinazionali di Cheney.

  2. sinceramente penso che quello che dici sia solo una parte di ciò che è veramente.

    Uno spregiudicato dell’arma del petrolio, brandita alla maniera non di una ricchezza economica ma di una risorsa politica per accreditarsi come avanguardia della rivoluzione mondiale.

    Si candida ad autorità suprema della banca nazionale, concentrando sulla sua figura un agglomerato di potere finanziario e politico destinato a schiacciare ogni tentativo di opposizione.(naturalmente sono mie considerazioni personali viste anche da un’amica venezuelana)

  3. Caro/a Barra a sinistra prova ad andare in Venezuela a parlar male di Chavez, ma poco eh, e se poi avrai la fortuna di ritornare in patria ci incontremo…

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