Come previsto anche quest’anno ci sono state le classiche polemiche sul televoto. Si scopre sempre qualche imbroglio.
Tempo fa fui invitata a prendere parte alla giuria popolare del Festival di Sanremo.
Una scelta casuale che ci aveva riuniti in un grande hotel cagliaritano.
Alla presenza di notai, e dipendenti RAI, siamo stati preparati su come doveva essere espresso il nostro voto.
Eravamo 50 persone tutte differenti per età, professione e stato civile.
Dal momento in cui abbiamo messo piede nella sala dei giurati, nessuno poteva più accedere. Il notaio ha preso i nostri documenti e , dopo che ci hanno distribuito le schede per il voto, ci hanno fatto accomodare davanti ad un grande schermo per la visione in diretta del festival.
Gli unici legami con l’esterno erano appunto quelli col festival attraverso collegamenti diretti.
Nessuno poteva entrare o uscire dalla sala; solo per estrema necessità, qualcuno veniva accompagnato alla toilette da un dipendente la commissione RAI.
Durante la votazione non si poteva parlare tra noi, e la consegna dei singoli voti avveniva personalmente al notaio.
Insomma, posso dirvi che questa votazione era veramente pulita.
Tutte le sedi regionali ne avevano una. Perchè non continuare solo in questo modo?
Il televoto, a quanto dice questo video , è stato manomesso, e come al solito noi italiano facciamo la figura barbina degli imbroglioni agli occhi degli altri paesi.
Allora non facciamo il concorso ma una semplice vetrina.
Ne usciamo sicuramente più puliti.
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