La testimonianza dei colleghi del Teatro di Firenze in tournée in Giappone.
Sono giunte ieri notizie rassicuranti da Tokyo. I 300 fra musicisti, cantanti e tecnici della “carovana” del Maggio Musicale Fiorentino, in tour nella capitale del Giappone colpita dal sisma, hanno dichiarato di stare bene. È stata Francesca Zardini, l’addetta stampa, a inviare alle 3 del mattino, dal dodicesimo piano dell’albergo giapponese Grand Prince New Takanawa, l’email rassicurante, rispondendo alle domande dei familiari italiani. Al momento del terremoto alle ore 14:46 locali (le 6:46 in Italia) il maestro Zubin Mehta e l’orchestra stavano provando al Teatro Bunka Kaikan, mentre altri del gruppo toscano erano in albergo, come la giornalista, e altri ancora in giro per la città.
La corrispondente toscana racconta l’esperienza ed elogia «l’efficienza nipponica» che è stata dimostrata al momento del sisma, sia all’interno sia al di fuori dell’albergo:
«La terra ha tremato due minuti con scosse che andavano crescendo. Poi ce ne sono state di nuove, sempre più forti. Il personale dell’hotel ci ha fatto uscire e ci ha portato nella hall. Sono scesa dalle scale, ma mi sentivo sicura. C’è stata paura, ma non panico».
La città si è fermata: i telefoni hanno smesso di funzionare, il traffico si è bloccato, si comunicava solo via email. Secondo quanto ha fatto sapere Francesca Zardini alla prontezza e all’esperienza giapponese si è unita, al momento della scossa tellurica, l’ironia volta a smorzare la tensione, del maestro Zubin Mehta, che rivolto all’ orchestra ha detto: «Stavolta il vibrato vi è venuto meglio».
A ogni modo, il terremoto non è bastato a fermare la tournèe e domenica, a Yokohama, è in programma la prima della Tosca.
Feerica Addabbo
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