L'ultimo saluto ad Assunta Pittaluga

Foto di Italo Medda

Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro dalla chiesa di San Lucifero a Cagliari, della grande artista cagliaritana Assunta Pittaluga, ballerina  e insegnante di danza di intere generazioni. Erano centinaia le persone che ieri hanno preso parte al rito religioso. Un rito sobrio, senza musica, essenziale e rispettoso come lo era lei per tutto ciò che era artisticamente spirituale.
Entrando in una chiesa gremita, ciò che mi ha colpito sono stati i banchi occupati da file di giovani e meno giovani “crocchiette“, la maggior parte vestite di nero. Se non avessi saputo di essere all’interno di una chiesa per un funerale, avrei pensato ad una coreografia di danza contemporanea. Quelle “crocchiette” , la pettinatura simbolo della danza , che tanto mi faceva  penare quando dovevo preparare le mie bambine per i saggi di fine anno anche per la scuola di Assunta.
C’erano tanti rappresentanti delle scuole di danza provenienti da tutta l’isola; i colleghi delle avventure televisive e di quella cinematografica; tanti musicisti, attori, ma anche amici comuni. C’erano le sue alunne storiche, quelle che per quasi trent’anni  hanno continuato a  frequentare la sua scuola di via Ada Negri sino a qualche giorno fa , quando la lezione è stata  interrotta   solo dall’arrivo dell’ambulanza che ha accompagnato Assunta all’ospedale verso il suo ultimo viaggio. Mi riferisce così Daniela, commossa, sua allieva da 22 anni, che ha lasciato la sua scuola solo nel periodo del parto.
Tanti fiori per Assunta, ma questa volta erano gli omaggi per l’inizio di una danza infinita.

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Un commento

  1. che tristezza..:-( Lei..così energica, così piena di vita..Strano pensarla chiusa in quel sarcofago, mentre guardavo..con gli occhi pieni di lacrime pensavo che forse si era già librata in volo..sulle sue punte e da chissà dove..ci sorrideva beata <3

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