Tutto incominciò nel 1760 , quando il compositore Gluck conobbe Raniero de’ Calzabigi, con cui diede inizio alla riforma del melodramma, che si concretizzò con l’opera “Orfeo ed Euridice “, insieme diedero vita a un nuovo stile in cui la musica doveva suscitare e trasmettere al pubblico le emozioni e gli stati d’animo dei personaggi, con un equilibrio sostanziale tra parole e musica, superando la concezione virtuosistica dello stile italiano. Subì modifiche anche la struttura del melodramma stesso, ridussero gli atti dell’opera ad una successione di brevi scene e semplificarono la trama, che pur restando quasi sempre ancorata alla mitologia classica, assunse un significato etico, in cui le storie dei protagonisti del dramma dovevano assumere un ruolo istruttivo per il pubblico.
Il mito greco a cui egli Gluck si ispira, strutturato in tre atti, è incentrato sulla figura di Orfeo, musico ed eroe, noto per aver partecipato all’impresa degli Argonauti per la conquista del Vello d’oro, il quale al suo ritorno, innamoratosi della ninfa Euridice, decise di sposarla e andare a vivere con lei nella Tracia. La leggenda narra che nella valle del fiume Peneo, Euridice, mentre fuggiva tra i campi, cercando di sottrarsi ad un tentativo di stupro da parte di Aristeo, figlio di Apollo, fu morsa mortalmente da un serpente, perdendo la vita. Ma nell’opera di Gluck e de’ Calzabigi, ci sarà un lieto fine, perché l’Amore concederà all’Orfeo innamorato la possibilità di riavere in vita la sua amata, premiandolo per il suo canto e il suo amore appassionato.
L’opera sarà rappresentata a Cagliari in forma oratoriale il 29 gennaio 2023, al TSE teatro. Gli interpreti saranno Manuel Cossu, Orfeo; Federica Cubeddu ,Euridice, Alice Madeddu Amore.
L’orchesta Johan Nepomuk Wendt, che accompagnerà gli artisti, sarà diretta da Don Raimondo Mameli.
L’opera avrà inizio alle 19,30 – il costo del biglietto intero è di 13 euro.