Sabato 4 marzo alle 17.30 inaugurazione a Villanova Monteleone (Unione Comuni del Villanova), dell’ultima ultima tappa che chiude il tour della mostra antologica dedicata ai trent’anni di attività artistica del regista Giovanni Coda

“Con le nuvole in testa” – a Su Palatu, è l’esposizione, dedicata al regista e fotografo cagliaritano, sarà visitabile fino al 25 marzo 2023  
Organizzazione:
Antonio Murgia Presidente Associazione Uffici d’Arte
All’interno della giornata inaugurale sarà proiettato il film ispirato al romanzo Ocean Terminal di Piergiorgio Welby – curato da Francesco Lioce
“LA STORIA DI UNA LACRIMA” con Sergio Anrò
ingresso libero e gratuito
“Visionario per vocazione ma con i piedi ben saldati a terra, Giovanni Coda ha alle spalle una sfaccettata e ricca attività filmica e fotografica ( e una) serie di altre cose difficili da classificare che gli consentono oggi di soffermarsi con sguardo riflessivo su oltre trent’anni di lavoro. E fare i conti con se stesso. E con una realtà in cui individua crepe e disfacimenti, ferite e privazioni.
Giocate su una scacchiera che ribolle di denuncia e scandalose emergenze, di ossessioni autobiografiche e non, di spazi e condizioni sempre su una soglia di precipizio tra vita e morte, tra estenuante bellezza e cronaca crudele. Dove il corpo, nella sua fisicità di oggetto simbolico (sia che si tratti dell’essere umano che di cose rappresentate) è il luogo del sociale, dunque del desiderio di riscatto e di umanità redenta”.
Mariolina Cosseddu
“Una costante nella progettazione delle opere filmiche di Giovanni Coda, oltre all’assenza di un copione e di una sceneggiatura vera e propria che prevede una struttura filmica suddivisibile in sequenze o atti, è quella parte dedicata al dietro le quinte, alla struttura dell’impianto fotografico e alla documentazione, parti integranti del personale e origina-le processo creativo.
Sperimentatore indipendente, la cui cifra stilistica è riconoscibile a prima vista e difficilmente inquadrabile in una qualsivoglia tendenza, Giovanni Coda coniuga cinema, fotografia e arti performative, con molteplici riferimenti che vanno da Greenaway a Pasolini, da Pina Baush a Bill Viola e da Lachapelle a Erwin Olaf, con la costante di una voce narrante fuori campo che, come in diario, racconta senza filtri la tematica in esame.
Sensoriali e metaforiche, le sue opere sono caratterizzate da contrapposizioni stilistico-espressive tra il racconto di matrice documentaristica e quella parte più visionaria e talvolta patinata che suscita immancabilmente sensazioni spiazzanti, dal momento che, parafrasando Ingmar Bergman, “non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima.” E in questo Giovanni Coda è maestro.
Roberta Vanali
LA STORIA DI UNA LACRIMA
Regia di Giovanni Coda
Ispirato al libro Ocean Terminal di Piergiorgio Webly
Curato da Francesco Lioce
Ispirato al libro “Ocean Terminal” di Piergiorgio Welby.
“Quando un malato terminale decide di rinunciare agli affetti, ai ricordi, alle amicizie, alla vita e chiede di mettere fine ad una sopravvivenza crudelmente ‘biologica’, io credo che questa sua volontà debba essere rispettata ed accolta con quella pietas che rappresenta la forza e la coerenza del pensiero laico.”

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