Condivido con piacere il pensiero del baritono Ernesto Petti
Sono spesso testimone di come alcune persone, utilizzando sarcastiche battute, tendano a sminuire il valore del mio lavoro di cantante lirico.
Per questo volevo esprimere un mio pensiero :
La bellezza del canto, l’arte suprema dell’espressione umana, si fonda su faticose prove, allenamenti incessanti e una grande determinazione.
Ogni nota emessa non è un gesto spontaneo, ma la risonanza di un lavoro tacito, un sacrificio che inizia dall’intimo del cantante, dalle sue corde vocali, e risuona nel mondo intero. Il perfezionamento della tecnica vocale richiede anni di studio, insieme ad una disciplina che non conosce esitazioni. L’artista non è solo un esecutore, ma in sé stesso uno strumento, e come ogni strumento, necessita cura, attenzione e un continuo affinamento.
La palpabile solitudine del cantante lirico si nasconde dietro la maschera della gloria e del trionfo. I viaggi incessanti, le ore passate in solitudine per prepararsi a ciascuna esibizione tutta la luce che brilla all’esterno è in netto contrasto con l’oscurità che a volte può assalirlo internamente.
Nel suo cantare, non esprime solo la musica, ma racconta anche la sua storia, le sue sfide, i suoi sacrifici. Per ogni nota da lui cantata, ricorda ciò che ha dovuto attraversare per poterla esprimere. E in quei momenti, non è solo il canto che risuona, ma la sua stessa vita.
ERNESTO PETTI
nato a Salerno nel 1986, è tra i più noti baritoni emergenti della scena lirica internazionale. Diplomato all’Accademia di Alto Perfezionamento di Torre del Lago Puccini, è stato membro del Centre de Perfeccionament Plácido Domingo al Palau de les Arts di Valencia.Ha debuttato giovanissimo come Eagro in Orfeo ed Euridice di Gluck al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, ma la prima parte importante è stata quella di Giorgio Germont ne La Traviata del 2015 nell’Anfiteatro romano di Lecce.Tra i suoi impegni recenti e futuri si segnalano: Giorgio Germont ne La Traviata al Teatro Lirico Cagliari, all’Opéra Grand Avignon e in tournée in Italia, Renato in Un Ballo in Maschera all’NCPA di Pechino, Gran Teatre del Liceu di Barcellona, Piacenza, Ravenna e Ferrara, Enrico in Lucia di Lammermoor al Teatro Petruzzelli di Bari, al San Carlo di Napoli e in una nuova produzione al Theater Basel, Paolo in Simon Boccanegra al Concertgebouw di Amsterdam, Carlo Gérard in Andrea Chénier al Teatro Alighieri di Ravenna, Marcello ne La Bohème e Ford in Falstaff al Teatro Petruzzelli di Bari, Iris di Mascagni alla Konzerthaus di Berlino, il debutto nel ruolo di Alfio in Cavalleria Rusticana al Teatro Massimo di Palermo, La bohème a Roma,  Nabucco a Oviedo e Mainz, Il Trovatore a Menorca e Saint-Étienne, Ernani a Venezia, Anversa, Piacenza, Ferrara e Reggio Emilia, Lucia di Lammermoor alla Deutsche Oper Berlin, Samson et Dalila al Teatro San Carlo di Napoli, Rigoletto e L’amore dei tre re alla Sydney Opera House.

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