Constatata, a distanza di quasi due mesi dalla sua triste dipartita, la modesta rilevanza attribuita dai principali organi di stampa nazionale specializzati in musica lirica, riguardo la prematura scomparsa del soprano cagliaritano Giusy Devinu, artista di notevole fama internazionale, il Dr. Lanfranco Visconti, amico fraterno della cantante e del di lei marito Francesco Musinu, nonchè da anni collaboratore del mensile “Gli Amici della Musica” (con redazione a Ferrara e diretto dal Dr. Athos Tromboni), ha ritenuto di voler ancora dedicare alla compianta conterranea artista -sulla rubrica “Lettere al direttore” del numero di Luglio 2007 del suddetto mensile -, un ulteriore commosso ricordo, affinchè la sua sublime arte sia sempre di insegnamento per chi volesse intraprendere oggi la non facile carriera di artista lirico e affinchè le sue grandi qualità umane rimangano sempre vive nel cuore di tutti noi.
Con l’occasione il giornalista desidera ringraziare il suo direttore per la sensibilità dimostrata nel voler cortesemente pubblicare il contributo che segue:Lettere al Direttore
Ancora un commosso ricordo per Giusy Devinu
da parte di Lanfranco Visconti
Caro Direttore,
come sappiamo, due mesi or sono è prematuramente scomparsa Giusy Devinu. Un lutto inaspettato e doloroso che ha lasciato un grandissimo vuoto in quanti la conoscevano e in tutto il mondo dell?opera lirica. La sua è stata un?uscita di scena in punta di piedi, senza clamori, con la semplicità e la riservatezza che hanno sempre caratterizzato la sua nobile arte di belcantista. Chi scrive ha avuto il privilegio di conoscerla bene sin dagli inizi della sua brillante carriera, quando nel 1982, appena ventiduenne, vinse meritevolmente il Concorso internazione “Belli” di Spoleto – sbaragliando numerosi concorrenti – debuttando il ruolo di Violetta ne La traviata, con la regia di Marco Parodi. Ruolo nel quale primeggiava per le eccellenti doti vocali ed interpretative e con il quale ha deliziato, per oltre quindici anni in trentadue produzioni, il pubblico dei più prestigiosi teatri nazionali ed internazionali, diretta dai più grandi direttori d?orchestra. Le sue numerose e vibranti interpretazioni di Violetta sono state uniche ed indelebili: era uno strumento musicale più che una voce e non solo in questo ruolo. Da quel momento e sino al 2002, ho seguito passo passo il momenti più belli della suo percorso artistico (è stata, infatti, anche una commovente Gilda, un?intensa Lucia, una coinvolgente Donna Anna e Donna Elvira, una soave Giulietta, una trascinante Anna Bolena, una straordinaria Maria di Rohan), condividendo con lei le gioie dei numerosi successi conseguiti. Le sue ultime parole pare siano state di speranza: speranza in una ripresa, che purtroppo non c?è stata. Lei ha sempre ammesso di aver avuto un vita ricca di tante soddisfazioni, che ha lasciato ai suoi cari ed agli amici, affinché non si dimenticassero di lei. La sua scomparsa lascia davvero un vuoto difficile da colmare, nel cuore del suo adorato marito Francesco Musinu, dei suoi familiari, negli ambienti del teatro lirico ed in tutti coloro che – come il sottoscritto – ne hanno apprezzato le speciali qualità umane ed artistiche. Giusy avrà sempre un posto d?onore nei miei ricordi più belli, perché ha voluto e saputo dimostrare, e soprattutto, infondere in tutti la sua innata generosità e la sua grandezza anche nel momento più doloroso della sua breve ma pur intensa esistenza, vissuta sempre al servizio dell?arte, della musica e del suo pubblico. Negli ultimi anni, con lo stesso impegno e disponibilità che avevano contraddistinto la sua carriera sul palcoscenico, si era dedicata con passione all?insegnamento, mettendo a disposizione di giovani cantanti lirici la sua straordinaria sensibilità d?artista, la sua esperienza e la sua indiscussa professionalità, dispensando a molti di loro, con rigore ma allo stesso tempo con dolcezza, prezioni suggerimenti e consigli tecnici. A tale proposito, devo dire che molti suoi allievi, facendo tesoro delle sue lezioni, hanno oggi intrapreso un promettente percorso artistico. Giusy non è uscita di scena e mai ne uscirà; per me e senza dubbio anche per chi le voleva bene, vive ancora attraverso il suo sorriso, la sua lealtà umana e la sua indiscussa arte.

Categories:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Romanzo giallo di
Ignazio Salvatore Basile
clicca sulla foto
Iscriviti con la tua email per essere sempre aggiornato

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Theitalianfoodaholic
Italian Food and Travel
Curiosità al Teatro Lirico

Archivi
Le mie videointerviste

</

Personaggi e interviste (1)

Francesco Demuro tenore

Visitatori

14774617

Le mie interviste per la Banca della memoria

Banca della memoria
Seguimi su Twitter
Racconti tra sogno e realtà

I corridoi del teatro

Era la prima volta (1 parte)

Era la prima volta (2 parte)

Assurdità in teatro

Un matrimonio molto singolare

Napoli: scippo con sorpresa finale

La bottega del quartiere

A.A.A. ragazzo timido cerca fidanzata

Details