L’operetta, conosciuta anche come piccola lirica, è un genere teatrale e musicale nato nella seconda metà dell’Ottocento in Francia e in Austria.

In parte è assimilabile all’opera lirica ma con la differenza che in questa si alternano parti cantate a parti col dialogo.

Sotto questo aspetto l’operetta è altrettanto vicina al teatro di prosa  anche se non bisogna dimenticare che, nell’Europa Centrale, il teatro d’opera leggero o comico presentava già in precedenza una simile alternanza di canto e recitazione, nei generi dell’ opera-comique e del singspiel, es: Bastiano e Bastiana di Mozart

La peculiarità dell’operetta non consiste nella presenza di parti recitate e di trame semplici e inverosimili, né nella sua sfarzosa cornice scenica o nel gusto della parodia; in realtà, ciò che la caratterizza è la vivacità musicale, l’immediata godibilità e, soprattutto, l’aspetto coreografico: infatti sono proprio le danze a costituire il nucleo fondamentale dello spettacolo .

D’altra parte il genere dell’operetta non si identifica solo con una forma, ma soprattutto con un gusto ed una dimensione culturale, quella della borghesia francese e austriaca fin de siecle, con la sua predilezione per le storie sentimentali ambientate nella buona società del tempo.

Uno dei padri dell’operetta francese fu l’ebreo tedesco (naturalizzato francese) Jacques Offenbach, mentre in Austria il genere fu portato alla massima espressione da Johann Strauß figlio e, in pieno Novecento, da Franz Lehár.

Anche in Italia molti autori si sono prodigati nella composizione d’operette.

Fra questi voglio segnalarvene una che non è fra le più rappresentate ma che sicuramente riesce a far passare qualche ora di sano divertimento al pubblico appassionato del genere: Scignizza.

Scugnizza, su testo di Carlo Lombardo e musiche di Mario Costa, è sicuramente la più italiana delle nostre operette e questo per la sua schietta vena melodica, per il divertente testo di ambiente popolare e per quella magia che riesce ancora a ricreare.
La musica è contagiosa, le sue melodie sorprendenti. Alcune sono la voce di tutto un popolo, di tutto un paese (Salomè, una rondine non fa primavera, Napoletana come canti tu), altre la legano all’opera verista richiamando il miglior Puccini (In riva al mare tutta bianca una casetta).

Vi propongo un video di qualche anno fa e il  tenore  è il mio collega cagliaritano Giampaolo Piga.

 

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