Qualche giorno fa, mia figlia si è strappata un paio di pantaloni agganciandosi in un gioco al parco.

Un paio di pantaloni nuovi acquistati in occasione di questi saldi.

Un affare se si considera che avevano un bellissimo sconto del 50%.

Ero molto soddisfatta dell’acquisto e sicuramente questo incoveniente non mi ha fatto piacere.

Ho pensato subito di poter rammendare lo strappo come si faceva un tempo.

Ma i tempi si sa, sono cambiati.

La prima cosa che mi ha detto è stata:

– non ti preoccupare, vuol dire che ne compriamo un’altro paio.

Ma vi rendete conto?

 

La stragrande abbondanza dà ai bambini un’immagine del consumo molto distorta.

Sembra che tutto ciò che vedono si possa avere quasi senza costo, e sicuramente in questo ne è complice la TV che ci bombarda in continuazione di spot – consigli per acquisti.

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3 Responses

  1. e se un genitore non glieli ricomprasse e glieli riparasse della serie o cosi o cosi ?

    acquistandone un altro paio nn facciamo ke avvalorare le loro ipotesi.

    o meglio.. a ke servono i ‘ruoli’ ?

    ciao

    .)

    v

  2. Forse pure la televione o i computer che dicono tutto è possibile ma scusa se riffletto a queste parole. Io penso che tutti noi adulti facciamo credere che tutto è possibile già dal fatto che attualmente se non abbiamo dei soldi possiamo comprare a rate o facilmente ci prestano i soldi le finanziarie.

    Con tutto rispetto direi che andare avanti con la propria vita senza considerare che i bambini ci immitano è leggermente tragicomica la faccenda.

    Da una certa età degli anni 60 in poi paradossalmente credo che si sono limitati i valori.

    Inconseguenza questa è il frutto di anni di consumismo senza limiti.

    Tuttavia non giustifico la televisione ma pensa che sotto alla televisione ci sono gli uomini come sotto ai web e ogni cosa che si vede bisogna spiegare ciò che uno può fare o non può fare. Ci vuole un pò di tempo…..

    Scusami se mi sono permessa di aggiungere questo argomento al tuo blog

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