
Ispirata da un post di LUX mi è venuta un’idea.
Perchè non inventare una lingua della comunità europea? Magari rispolverando l’esperanto e rendendolo obbligatorio nelle scuole?
Poi naturalmente ogni regione adotta la sua lingua ufficiale: il sardo, il siciliano, il friulano, il calabrese ecc.
L’Europa sarebbe unita per davvero senza ostacoli linguistici e allo stesso tempo si continuerebbe a mantenere l’origine del linguaggio di ogni singola regione.
Oggi vi voglio proporre una frase nella mia lingua sarda e mi piacerebbe che ognuno la traducesse nella propria, magari in risposta a questo mio post.
Dognia dì, candu mindi pesu, sa primu cosa chi fazzu esti sa preghiera e sa segunda allù su computer.
(ogni giorno, quando mi alzo la prima cosa che faccio è la preghiera e la seconda accendo il computer).
e perchè no, anche lombardo,veneto o ligure ?Forse l’italia è solo sud?
questo è lombardo…..quand luvi su la prima roba ca fo è l’urasion,la segunda l’è pisà el computer un saluto Ida
correzione al commento, tuti i dì,quand…….Ida
Purtroppo le lingue non si possono inventare, tantomeno imporre. Ogni lingua che nasce è il risultato di un lungo processo naturale e culturale. Bello invece che ogni Paese possa continuare con la sua lingua ufficiale alla quale aggiungere la conoscenza (perfetta) di almeno un’altra lingua ufficiale della EU…no?
🙂
Te la scrivo nel mio triestin:
“Ogni giorno, quando me alzo la prima roba che fazzo xe pregar e la seconda impizzar il computer.”
Per dir la verità la prima roba che fazzo xe (si legge ze) il caffè, poi tutta una serie de robe fino a montar in macchina per raggiunger el posto de lavor, e il computer lo verzo verso le 9.20 🙂
Se no te capissi chiedi traduzion 😉
GraZIE lux!!