Ieri sera sono stata invitata ad assistere ad un Musical ambientato negli anni ’60: Hair Spray (una favola degli anni’60). La compagnia teatrale di tipo amatoriale, era la EllioT formata da una sessantina di giovani appassionati di canto, danza e recitazione. Una passione talmente grande che li ha visti protagonisti sulla scena in un primo spettacolo nel 2013 che ha fatto il tutto esaurito e che , a grande richiesta, è stato replicato alla fine dello stesso anno. Lo spettacolo era composto da un medaglione di Musical tra i più famosi. Il grande successo si è ripetuto  ieri (per la prima volta con un musical completo) e nelle due serate precedenti, registrando ancora il tutto esaurito.

Hair Spray è un musical ispirato al film del 1988 “Grasso è bello”. La storia è una bella favola dove a vincere sono le giovani ragazze che non rispondono agli stereotipi fisici della moda del momento . La loro enorme simpatia, l’agilità nel ballo, la bontà d’animo, l’altruismo e l’intelligenza riescono a far si che i bei ragazzi ambiti da tutte, si innamorino di loro, sbaragliando la concorrenza delle ragazze belloccie, viziate e sofisticate.

Son rimasta davvero sorpresa dalla qualità dello spettacolo curato nei minimi particolari: dalle coreografie ai costumi, dalla musica (rigorosamente dal vivo) ai giovani cantanti e ballerini. Per non parlare del trucco e parrucco! Ho faticato a capire che i ragazzi di colore in realtà erano solo truccati. I cambi di scena erano velocissimi grazie ad un elemento rotante centrale, e alle luci. Gli stessi componenti della compagnia spostavano in maniera silenziosa e con grande agilità l’attrezzeria, evitando così di interrompere l’attenzione dello spettatore.

La protagonista Cristina Melis nel ruolo di Tracy, e suo fratello Giacomo nel ruolo di Edna hanno respirato musica e teatro fin dal grembo materno.  Averli visti nascere e poi vederli ieri sulla scena così bravi e disinvolti mi hanno veramente emozionata.

Cristina Melis ha anche firmato la regia in collaborazione con Alessia Melis la quale ha creato le belle coreografie. La preparazione del coro è sempre di Cristina ma con la collaborazione di Andrea Pes.

Bravissimi tutti i co-protagonisti e i comprimari-caratteristi; ognuno nel suo piccolo è stato determinante per la buona riuscita di questo spettacolo.

Notevole la  Maybelle di Alessia Melis che ha  interpretato emozionando,  I know where i’ve been,  forse il momento più alto di tutto lo spettacolo anche dal punto di vista coreografico.

Fra le tantissime cose belle c’è stato però un piccolo neo: la musica dal vivo (grande merito per questo), in alcuni momenti  sovrastava la recitazione e a volte il canto. Un problema comunque risolvibile  per un prossimo spettacolo, facendo maggiore nell’equilibrare l’amplificazione.

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