Il talento è un investimento compiuto dalla vita, per questo va dato indietro dopo averlo fatto fruttare.
L’arte va messa a servizio delle anime. L’amore va messo in circolo.
Stasera ho avuto l’onore e la fortuna di suonare in una casa di riposo con uno dei musicisti e degli uomini che stimo di più al mondo.
Ho il cuore gonfio di gratitudine verso quelle persone sedute intorno a me che hanno fatto molto più che ascoltare: hanno dato, hanno goduto, hanno ricordato le loro anime giovani dentro un corpo che invecchia. 
Io, stasera, ho imparato da questo. 
Ringrazio Alessandra di cuore, e auguro a chiunque di poter fare esperienza della stessa meraviglia che mi ha avvolto oggi. 
La meraviglia.. Solo quella ci può spingere avanti.”
Queste sono le parole, che Ilaria Vanacore, pianista di talento ha scritto ieri a caldo, nella sua pagina FB, dopo aver tenuto un concerto col violinista Gianmaria Melis, nella Casa di riposo comunale di Terramaini a Pirri-Cagliari.
Una serata molto diversa probabilmente, da quelle cui erano abituati i due artisti. Ieri sera non c’era lo smoking, non c’era abito da sera, non c’era un palco. C’erano loro: la pianista , il violinista, egli ospiti. Lui, Gianmaria,  è voluto uscire dall’involucro standard di primo violino per passare una serata diversa, dialogando con gli ospiti della casa di riposo come se fossero  amici di vecchia data che non incontrava da un po’ di tempo. Ha interagito con loro parlando di cibo e di calcio oltre che di musica naturalmente. Ha fatto conoscere il suo violino e il grande violinista Paganini raccontando un po’ della sua storia, per poi eseguirne un brano, e così per tutti gli altri autori e brani.
Fra i due musicisti c’era grande affiatamento  e lo si è visto ancora di più a fine serata quando  un’ospite della casa ha chiesto timidamente se fosse possibile ascoltare l’Ave Maria di Shubert. E’ stato un momento toccante. I due artisti non avevano spartito appresso ma è bastata un’occhiata per accontentare la signora che ha avuto il piacere, di sentire ancora quella musica, eseguita accanto a lei dal musicista commosso come tutti noi che eravamo lì.

 


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