Sono rimasta sconcertata nel leggere la notizia dalla scomparsa del soprano genovese Daniela Dessì. Una voce bellissima che ho sempre ammirato per il suo timbro puro, a mio avviso di soprano lirico. La sua voce, con l’avanzare della carriera ha acquisito un colore più scuro irrobustendosi così da permetterle di ampliare il repertorio verso il drammatico.
Personalmente ho conosciuto la Dessì in occasione di due produzioni. La prima volta nel 1998 , nel ruolo di Mimì in Boheme , che vedeva debuttare Andrea Boccelli nell’opera pucciniana, al Teatro Lirico di Cagliari.  In seguito, nel 2009, la Dessì ,ormai popolarissima, tornò a Cagliari per un’Aida. Quell’Aida tanto contestata per via dell’ambientazione, con la regia di Stephen Medcalf.
Lei non era un’artista col “paraocchi” , era una diva  aperta anche a differenti esperienze. Forse qualcuno ricorderà la sua partecipazione al Festival di  Sanremo dove
duettava col suo allievo Francesco Renga col brano ”Uomo senza età”. Era la 59ma edizione del Festival della canzone italiana. (Vedi intervista in proposito)
Con il soprano cagliaritano Giusy Devinu, con Francesca Patane, Mariella Devia, Katia Ricciarelli, Luciana Serra fu ospite della trasmissione televisiva dedicata alle donne di Puccini presentata da Pippo Baudo per canale5.
Il suo è un curriculum da far perdere la testa. Grandi teatri , grandi direttori, grandi registi: direttori quali Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, Carlo Maria Giulini, Carlos Kleiber, James Levine, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti. Registi come Roberto De Simone, Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi, Ettore Scola, Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli, Flavio Trevisan. E poi le sue opere da Puccini a Verdi, da Mozart a Mascagni.
Un repertorio, vastissimo.  Tra i suoi maggiori recenti successi vanno menzionati Tosca a Firenze, dove ha eseguito il bis di “Vissi d’arte”, a 52 anni di distanza dall’ultimo bis di un’aria concesso da Renata Tebaldi; Madama Butterfly a Roma e a Palermo, Adriana Lecouvreur a Barcellona, Tosca ad Atene e a Berlino, i concerti a San
Paolo in Brasile in duo con Fabio Armiliato, suo compagno nella vita e nell’arte, La forza del destino a Liegi, Aida all’Arena di Verona, il Galà verdiano al Teatro Madlenianum di Belgrado sempre con Fabio Armiliato.
Tanti colleghi, sui social l’hanno ricordata. Il regista Flavio Trevisan in modo particolare la ricorda per la sua umiltà e discrezione: “abbiamo perduto l’ultima grande voce del nostro teatro lirico“. Quando ho letto per caso la notizia su facebook non ho voluto crederci. Ho chiamato subito un’amica che mi ha confermato la notizia. Un dolore immenso!
L’ultima volta che ci siamo incontrati è stato a Novembre scorso. Eravamo ospiti d’onore a palazzo Visconti a Milano, in una serata di gala organizzata dagli Amici del Teatro alla Scala . Le ho ripetuto che una “Fiordiligi” come lei, nel  Così fan tutte  diretta da Muti, non avrebbe avuto eguali. Mi ringraziò dicendomi che meritavo un bacio doppio perchè aveva imparato a capire quando i complimenti venivano dal cuore e non erano superficiali.
Per chi avrà la possibilità di rendere omaggio al grande soprano, sarà allestita una  camera ardente dalle ore 10 del giorno 22 presso la chiesa di SANTA MARIA DELLA CARITA’ in via Musei a Brescia.  I funerali MARTEDI’ 23 dalle ore 15,30  nella cattedrale di Brescia.

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