Milano, 21 aprile 2020 – Anche la Scala utilizzerà il Fondo integrativo salariale (Fis), l’ammortizzatore sociale riservato alle aziende che non possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni e per le quali si è resa necessaria la chiusura o la sospensione dell’attività in epoca coronavirus. Nelle intenzioni del Piermarini, la misura di sostegno al reddito, prevista dal decreto Cura Italia, dovrebbe essere applicata ai dipendenti assunti a tempo indeterminato a partire dal 1° marzo e per le successive 9 settimane, con la causale “emergenza Covid-19”.
Del resto, il tempio della lirica, come tutti gli altri teatri, ha chiuso l’accesso al pubblico alle 13 del 23 febbraio e bloccato le attività interne alle 20 del 26, dopo l’emersione del primo caso di positività all’interno del Coro. Per di più, non c’è alcuna certezza sulla ripresa. L’introduzione del Fis è tuttora oggetto di una trattativa tra dirigenza e sindacati, in particolare sul reintegro della differenza tra l’entità dell’assegno ordinario (che verrà anticipato dalla Scala) e lo stipendio (escluse indennità turni e di cassa) che il singolo dipendente percepiva prima che scoppiasse la pandemia. Stando a quanto risulta al Giorno… continua a leggere qui
FONTE https://www.ilgiorno.it/