Il Royal Opera House Muscat il 20 gennaio scorso ha inaugurato  la stagione del suo 10° anniversario con una prima mondiale del Rigoletto di Verdi con l’ultima regia del grande Franco Zeffirelli, in collaborazione con la Fondazione Arena.
Una magistrale rappresentazione che sigla una strategica sinergia tra il teatro dell’Oman e dell’Arena di Verona e che accresce ancor di più il rilievo internazionale della città.
Per chi come me non ha potuto godere di questo grande spettacolo, potrà vederlo Venerdì 28 gennaio, alle 21.15,   in onda su Rai5.
La  messa in opera originale  stata possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Zeffirelli di Firenze e del suo presidente Pippo Zeffirelli, a Stefano Trespidi, regista e vice direttore artistico di Fondazione Arena, amico personale e per decenni fidato collaboratore del Maestro, grazie alla profondissima conoscenza della cifra stilistica zeffirelliana. Trespidi è stato affiancato in questo delicato lavoro dallo scenografo Carlo Centolavigna e dal costumista Maurizio Millenotti,   insostituibili cooperatori nelle produzioni di Franco Zeffirelli.

L’opera è diretta dal maestro Jan Latham-Koenig con la partecipazione dell’Orchestra e del Coro della Fondazione Arena di Verona preparato da Vito Lombardi.Un gruppo di coristi della Royal Guard di Muscat, ha integrato l’organico degli artisti del Coro di Fondazione Arena.

Nel ruolo del titolo canta Ambrogio MaestriDmitry Korchak veste i panni del Duca di Mantova, come Gilda figura Giuliana Gianfaldoni, mentre Riccardo Zanellato dà voce al personaggio di Sparafucile. Maddalena è Yulia Mazurova. Completano il cast Agostina Smimmero come Giovanna, Kristinn Sigmundsson nel Conte di Monterone, Christian Peregrino come Marullo, Dave Monaco come Matteo Borsa, Kurt Rydl nel ruolo del Conte di Ceprano, Clarissa Leonardi in quello della Contessa di Ceprano, Omar Kamata come Usciere di corte, e infine Barbara Massaro come Paggio della Duchessa.

Nel rispetto della grande tradizione dell’arte italiana, che ha sempre contraddistinto la produzione di Franco Zeffirelli, le scene sono state costruite presso i laboratori di scenografia della Fondazione Arena di Verona e Tecnoscena di Tivoli per la parte in vetroresina. I costumi sono stati realizzati presso la Sartoria Farani di Roma e rappresentano uno dei momenti più alti dell’artigianato italiano sempre attento alla valorizzazione dei dettagli, con altissima qualità e coerenza nei cromatismi e nel pieno rispetto della ricostruzione storica.

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