Nei primi giorni del mese di luglio in libreria è arrivata una novità. Si tratta del romanzo storico per ragazzi dal titolo “Il Diario di Eleonora d’ArboreaL’infanzia di una Regina”, edito da Casa Editrice S’Alvure, Oristano.

A breve verranno definite le date di presentazione del libro che si svolgeranno in Sardegna e oltremare, poiché la Giudicessa rappresenta ormai un popolo intero e un pezzo di Storia molto importante per l’isola e non solo.

L’autrice è Monica Tronci Pau, artista della Plastilina, già conosciuta soprattutto dal pubblico dei più piccoli per la creazione dei Plastilibri, i libri illustrati con la Plastilina, ma anche dagli adulti per i suoi corsi e laboratori dove dal 2011 insegna l’uso della Plastilina e la creazione di lavori adatti a tutte le età e con sempre nuove tematiche. La Plastilina di Monica Tronci opera a 360° con un canale Youtube nel quale pubblica i videotutorials e con l’allestimento di mostre di Plastiquadri e personaggi tridimensionali.

Narrativa storica per ragazzi

Questa volta l’autrice si è cimentata con la narrativa per ragazzi e dopo sette anni dalla prima stesura ha finalmente dato alle stampe un testo ricco di contenuti divertenti, ma anche culturali che incuriosiscono e danno lo spunto per vari approfondimenti. Iniziata come storia di fantasia ha poi acquisito numerosi dettagli storici grazie all’approfondimento di tutte le informazioni sulla storia cittadina e isolana. Il luogo principale nel quale si svolgono gli eventi è Oristano, antica capitale del Giudicato d’Arborea, all’epoca “Aristanis”.

Una storia scritta con un vocabolario ricco e stimolante, pensata per i ragazzi delle ultime classi della scuola primaria e le prime della scuola secondaria di primo grado, ma che sta riscuotendo successo anche tra gli adulti per le tematiche trattate che suscitano interesse oltre che nostalgia.

Lungo tutto il testo, che inizia nel 2018 e prosegue tra il 1355 e 1388 con continue incursioni nel tempo presente e con l’uso di flashback, vengono valorizzati i luoghi e la storia della Oristano giudicale, chiese conventi piazze e paesi, attraverso la narrazione delle giornate trascorse dalla piccola Eleonora, figlia di Mariano IV; colei che poi diventerà la Giudicessa.

Eleonora, conosciuta da molti per la promulgazione della Carta de Logu del Regno d’Arborea, il codice di leggi scritto da suo padre e poi da lei aggiornata, è avvolta da un mistero che riguarda soprattutto la mancanza di notizie certe riguardanti la sua infanzia.

Allo stesso tempo, però, la Giudicessa è protagonista di molte leggende oltre ad essere il simbolo della città e anche della Sardegna. Una delle poche figure femminili di spicco della Storia sarda.

L’autrice, nella nota che accompagna la storia, spiega che questa sua opera prima è un atto d’amore nei confronti della città dove ha vissuto l’infanzia, Oristano, oltre a essere frutto della propria passione per la Storia della Sardegna e per le rievocazioni storiche che organizza o alle quali partecipa da oltre 25 anni con la propria famiglia, promotrice del Gruppo Medievale Antica Turabolis di Terralba.

La storia si svolge tra verità storica e “fiction” con l’utilizzo di personaggi reali affiancati da quelli inventati e funzionali alla storia narrata. Non si tratta di un saggio, ma di una storia concepita dall’autrice capace di suscitare suggestioni e ricordi.

La storia

Nella città che in passato fu la capitale del regno del Giudicato d Arborea, Grazia sfugge all’attenzione delle sue maestre durante un’uscita didattica al Museo Diocesano e fa un ritrovamento di rilevanza storica. Ben presto condivide la scoperta con Francesco, il suo amico fidatissimo. Insieme iniziano la lettura di quello che si rivela essere un libro di rimembranze, scritto proprio della regina Eleonora, in cui vengono raccontati gli anni della sua infanzia. I due ragazzini vengono catapultati nel secolo XIV rivivendo le esperienze avventurose e divertenti ma non prive di rischi, anche grossi, che la piccola Eleonora supera grazie alla sua arguzia, abilità e un pizzico di fortuna.

Grazia e Francesco in questo modo conoscono anche gli usi e costumi della vita del medioevo, trovano affinità col proprio mondo e scoprono che la loro piccola e tranquilla cittadina ha in realtà una storia e un passato glorioso, come anche l’intera Sardegna.

Le illustrazioni

Il libro è corredato di 30 illustrazioni “storiche”, disegni realistici in bianco e nero, e una serie di “iniziali decorate”, realizzate con lo stile delle lettere miniate medievali, opera della stessa Monica Tronci Pau

In copertina campeggia un’illustrazione in Plastilina nella quale una bambina medievale, di cui non si scorge il viso, guarda fuori dalla finestra. Una finestra che nel racconto viene citata spesso e che ha una funzione nello svolgersi dello stesso.

La prima presentazione

La prima presentazione ufficiale si svolgerà il 16 agosto alle ore 21 nel giardino del Museo Diocesano Arborense. Il museo diocesano è un luogo significativo perché la storia narrata nel diario di Eleonora d’Arborea ha inizio proprio durante un’uscita didattica di una classe quinta dalla scuola primaria di Oristano, prima che la storia faccia un tuffo nel passato.

Dialogherà con l’autrice Alessandra Lochi. Verranno esposti alcuni abiti del gruppo medievale Antica Turabolis di Terralba del quale la famiglia di Monica Tronci è promotrice.

Monica Tronci è nata a Cagliari nel 1974 con la sua gemella Valeria. Ha trascorso l’infanzia a Oristano per poi trasferirsi a Terralba dove vive attualmente. Dal 1995 si occupa di rievocazioni storiche in particolare di epoca medievale sarda e giudicale. Artista della Plastilina, disegnatrice e plasti-illustratrice. Ha pubblicato i Plastilibri “Sa vida in su sattu”, “Is bidrureddas”, “Gli amici della Giraffa” e “Coloriamo gli animali”. Ha conseguito il diploma al Liceo Artistico di Oristano, indirizzo “Design della Ceramica”

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