In questo brano del 1981, tratto dal Volume “L’Indiano”, Fabrizio De André racconta una storia di stragi e di morte, ma con gli occhi di un bambino, come se fosse un sogno.
Anche qui ritroviamo la tenerezza di Faber per i più deboli, schiacciati dalla violenza del più forte; in questo caso si tratta di un villaggio indiano assaltato dalle giacche azzurre, ma oggi potrebbe trattarsi delle città e dei villaggi ucraini aggrediti dalle truppe russe di Putin. O peggio ancora, l’assalto feroce e indiscriminato di Israele ai bambini indifesi di Gaza.
Vi ricordo che l’11 aprile ad Iglesias si terrà un concerto dedicato a De Andrè, da parte di uno dei gruppi più seguiti tra coloro che omaggiano il grande cantautore genovese, “FABER Nostro”.
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