“Sulle tracce della Resistenza” è una pedalata cittadina, che unirà in un percorso ideale che parte da piazza XXV aprile a Quartu Sant’Elena domenica 6 aprile ore 9.30, i luoghi e le vie dedicate alla memoria dei martiri e degli eroi della lotta partigiana per la liberazione dal nazi-fascismo.
L’iniziativa, che nasce in seno alla manifestazione “Aprile Resistente”, organizzata da Il Crogiuolo – centro di intervento teatrale in collaborazione con Anpi (comitato provinciale di Cagliari), CGIL Cagliari, Fiab e Donne in Bici e Micromobilità, a Quartucciu, passerà attraverso le vie Don Minzoni e Rosselli.
Prevista una sosta nel parcheggio di via Pertini per omaggiare la memoria di questi uomini coraggiosi, in presenza dei militanti della sezione Pina Brizzi di Quartucciu, attraverso la deposizione di un fiore nelle targhe e la lettura di brevi passi letterari, da parte dell’attrice Rita Atzeri, che ne ricordino l’impegno e la storia.
Il racconto della vicenda umana di un prete scomodo, che con una omelia aveva osato reagire pubblicamente all’assassinio squadrista del sindacalista socialista Natale Gaiba. Finirà ucciso a bastonate, e i suoi carnefici, come avverrà per Matteotti, potranno contare su un intreccio di imperizia e approssimazione, fino alla certezza dell’impunità, si intreccera’ al racconto sulle vicende dei fratelli Rosselli.
La storia dei fratelli Carlo e Nello Rosselli è segnata da due parole: idee e coraggio.
Nonostante gli ostacoli che incontrano sulla loro strada, Carlo e Nello maturano infatti la convinzione che la cosa più importante nell’Italia fascista sia difendere il pensiero libero e lottare contro le dittature.
Per concludere con Sandro Pertini, il Presidente partigiano.
<<Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi.>>
Un invito a riflettere sul valore della Repubblica.
Era il 1979 quando, nel corso del messaggio di fine anno agli Italiani, Sandro Pertini rivolgeva queste parole ai giovani relative all’importanza di difendere quella conquista straordinaria che è stata la Costituzione italiana.