Appena 15 anni, di professione geshia, promessa ad un uomo che non conosce ancora.
Lei giapponese, molto povera, ma molto carina. Lui americano, tenente di marina.
Si conoscono tramite un ruffiano giapponese: Goro.
Per lui è solo una simpatica esperienza con un’orientale ma per lei è un legame molto importante.
Il tenente Pinkerton parlando col suo amico console dice di voler fare questo matrimonio orientale che comunque in America non ha alcun valore.
Per lei no. Cio Cio San (ma per l’americano, Butterfly) ama già quest’uomo e per lui decide di abbandonare la sua religione. Naturalmente sarà ripudiata dai parenti e rimarrà sola.
Lui però è un marinaio e dopo breve tempo, brevissimo, deve ripartire lasciando la promessa del ritorno a breve, probabilmente in primavera.
Butterfly lo attenderà, ma col suo bimbo di cui lui non conosce l’esistenza.
Lei lo aspetterà per tre anni con devozione davanti alla finestra dalla quale si vede il porto.
Spera di poter vedere il fil di fumo della sua nave in arrivo.
Ogni giorno con grande devozione affiancata dalla sua fida amica Suzuki.
Questo giorno arriverà.
Quella nave in porto darà a Butterfly una gioia immensa.
Decide  di accogliere il suo amore adornando la casa di petali di fiori .
Ma questa felicità durerà poco.
L’americano infatti arriverà nella sua casa con la moglie americana, per intenderci.. quella vera.
La grande gioia si trasforma in breve, in un dolore atroce.Capisce che quell’uomo è lì , forse non per lei ma per il suo bimbo.
Con grande freddezza prepara il bambino, lo benda come per gioco, e dalla scatola dei ricordi degli avi prende un pugnale e si ammazza facendo harakiri.
Una storia straziante come tante , descritta con grande maestria nell’opera lirica di Giacono Puccini nel libretto “Madama Butterfly”

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7 Responses

  1. non l’ho mai letta,forse qualcuno me l’ha raccontata a grandi linee.però leggere queste linee è stato davvero triste.
    io penso alla farfalla come libertà assoluta,mi piace volare alto, non mi piacciono le farfalle infilzate.

  2. buon gusto nel racconto e nella scelta musicale…
    e per madama batterfly coraggio nella scelta della sua libertà …peccato che oggi c’è cosi poco coraggio anche nelle cose piccole della vita figuriamoci nelle scelte estreme…complimenti

  3. Un’opera molto bella e come la maggior parte delle opere immortali, molto triste!

  4. ho visto a teatro quest’opera… è MOLTO bella e triste ma mi è piaciuta molto….! 🙂

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