Era il Natale 1754. Sant’ Alfonso de’ Liguori, proveniente da Pagani di Nocera, dove predicava la Sacra Missione, era ospite della Famiglia Zamparelli di Nola, e nel salotto della casa era stato costruito un Artistico Presepe.
Mentre S. Alfonso meditava presso la Grotta di Bambin Gesù, qualche sera prima di Natale, ebbe un’ispirazione e, di getto, scrisse sette strofette, che rivestite di note musicali (erano 42 versi), suonarono così armoniosi, che furono subito intonati e cantati, accompagnandosi con il clavicembalo . Il canto estasiò la Famiglia, che quasi timoroso, si avvicinò in punta di piedi, ed uno di loro Michele, entrando nel salotto, pregò l’Autore che gli concedesse una copia del manoscritto.
Verso sera S.Alfonso si portò nella Cattedrale Nolana, ed invece della canzoncina della corrente liturgica, intonò:
Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo
E vieni in una grotta al freddo, al gelo,
O Bambino mio divino……….
I devoti, che affollavano le vaste navate del Tempio, prima sorpresi, poi man mano sempre più emozionati, decretarono un entusiastico trionfo al Pio Cantore ed il motivo risuonò subito per tutte le strade, nelle case, ovunque. In tal modo nacque, nell‘inverno del 1754, la “Più famosa Pastorale degli ultimi 2 secoli della Letteratura Italiana”, come fu definita nella Rassegna Bibliografica, da M.Ziino.
