L’ultima volta che l’ho incontrata era nella sua scuola e ci siamo lasciate con la promessa di un incontro successivo  a breve, con la mia video camera per un’ intervista. Purtroppo qualche mese dopo una sua allieva mi comunicava della grave malattia che  l’aveva colpita. Mi ha fatto male,perchè l’avevo vista bene come sempre, appassionata del suo lavoro e ricca di idee e  progetti.
Le notizie  su Assunta Pittaluga mi arrivavano comunque sempre positive, di una donna che aveva reagito bene e che si era rimboccata le maniche per continuare a fare tutto senza pensare al peggio. Non si abbatteva davanti a nulla neppure  davanti all’idea di dover perdere i capelli . Per Assunta anche quello era un problema risolvibile con l’acquisto di diverse parrucche colorate così da non insospettire  e contemporaneamente distrarre le sue piccole allieve.
Tutta la  vita era in funzione della sua arte e della sua scuola. L’ho conosciuta nei primi anni 80, al Teatro Lirico dove danzava nelle opere. Dopo qualche tempo  l’ho ritrovata quando ho iscritto le mie  figlie nella sua scuola. Ogni saggio , tra una pausa e l’altra, era l’ occasione per ricordarci delle stagioni liriche e dei tanti artisti con i quali ha lavorato sin dai tempi in cui si esibiva all’Anfiteatro Romano .

                             A.Atzori – A.Pittaluga

La sua scuola di danza, sita in Via Ada Negri a Cagliari, è stata la prima scuola ad insegnare  anche la danza contemporanea. Chiunque poteva iscriversi: grassi, magri, piccoli e adulti. Quando c’era la passione lei dava l’opportunità di provare, contrariamente alla scuola dove lei stessa si era formata, in cui erano richiesti tassativamente le physique du role e la tenera età.
 Claudia Tronci, ideatrice e conduttrice della trasmissione  “Di che danza 6″ per la TV Videolina, ha voluto che  Assunta Pittaluga (sua maestra di danza), fosse la presidente di giuria della gara televisiva fra scuole. Per Assunta  questa è stata l’occasione  per rimettersi in gioco  lasciando di stucco tutti nell’ammirarla ancora in tantissime e belle performance addirittura di Burlesque. Complice in questa nuova avventura il suo ballerino e allievo prediletto Roberto Magnabosco con il quale si è esibita anche in spettacoli a due . Poi, grazie a lui, alla stessa Claudia Tronci e al ballerino Gabriele Vaccargiu ,ha potuto danzare ancora  per  il pubblico del Teatro Lirico,accorso numeroso al Parco della Musica, in occasione di una serata dedicata al soprano cagliaritano Giusy Devinu .
Addio Assunta, perla rara della danza isolana.

Foto. B.Bucceri – Parco della Musica

4^ edizione “Di che danza 6”

 

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