Verona: "C'era una volta il corpo di ballo…"

Arena di Verona, struttura magnifica che risale, approssimativamente, fra l’impero di Augusto e quello di Claudio.  Il teatro  che da secoli ospita le più grandi manifestazioni all’aperto. Fra le tante  meraviglie il Festival lirico estivo che ospita i  grandi artisti internazionali in opere quali Aida, Nabucco, Turandot, Carmen, tanto per citarne alcune.  Per ammirare questo Festival giungono turisti da tutto il mondo prenotandosi anche un anno prima. Un teatro che conta  un corpo di ballo stabile, un’ orchestra e un coro grandiosi perchè i grandi spettacoli necessitano  di stabilità e di professionisti di alto livello per produrre spettacoli di qualità.

E’ notizia di questi giorni che il corpo di ballo è stato licenziato in tronco!

Dopo le dure parole del Sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, Alexander Pereira, che, in occasione della presentazione della serata di balletto dedicata a Stravinskij, aveva dichiarato come fosse “gravissimo e molto stupido togliere il balletto” per attuare risparmi nei teatri quando esista un’importante sinergia tra balletto ed opera, utile a favorire ed aumentare le alzate di sipario, ed ancora che, quando “si rompe la sinergia, si attacca il teatro nel suo profondo”, a distanza di pochi giorni giungono anche le parole di condanna da parte dei ballerini del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala che, in un loro comunicato, contestano fermamente la decisione della dirigenza di Fondazione Arena di licenziare l’intero proprio Corpo di Ballo.
Nello stesso comunicato i ballerini del Teatro alla Scala denunciano il fatto di come, nel paese dove il balletto ha visto la sua nascita per poi diffondersi nel resto del mondo, i teatri quando si trovino difronte a difficoltà economiche e conseguenti commissariamenti, non trovino altra soluzione per tentar di far quadrare i conti se non quella di tagliare tale settore artistico
Genova, Bologna, Venezia, Catania, Torino, Firenze e oggi Verona, sono il lungo elenco dei corpi di ballo che si sono persi, “pezzi di storia della Danza“, come leggiamo nel comunicato, “spazzati via per far quadrare i conti ignorando volutamente una parte importante del nostro patrimonio artistico italiano”.
I ballerini nel comunicato si chiedono quando mai finirà tutto questo.
Rivolgendosi agli amministratori della Fondazione Arena i ballerini della Scala chiedono perché non investire su di un Corpo di Ballo invece di progettare tendoni per coprire l’Arena, invitandoli a riconsiderare le proprie decisioni sui licenziamenti. Il balletto, oltre a garantire introiti, dona prestigio ai teatri che li posseggono.
Alla politica e forze governative invece l’appello è quello di cominciare a considerare il loro settore, quello del balletto, affinché possa essergli restituita l’importanza che meriti, per esempio, attraverso leggi che valorizzino i talenti italiani costretti altrimenti ad emigrare all’estero per trovare la giusta considerazione, e che non penalizzino la peculiarità specifica legata alla professionalità del ballerino.
Mano a mano che la notizia si diffonda, le contestazioni alla decisione della Fondazione Arena di Verona di sopprimere il proprio corpo di ballo divengono ogni giorno sempre più numerose e autorevoli.
fonte: https://sosfondazionearenaverona.blogspot.it/
 
 

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