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Dal 16 giugno al 2 ottobre negli spazi di Villa de Villa a Dolianova va in scena la seconda edizione di Teatri d’Estate rassegna teatrale organizzata dalla Compagnia Salto del Delfino con la regia e direzione artistica di Nicola Michele.

In scena “Tre sorelle” di Anton Cechov,

“Le furberie di Scapino” di Moliére,

 “La madre del prete”liberamente tratto da “La madre” di Grazia Deledda

“Rondoni di notte” di Tonino Casula, con la straordinaria partecipazione di Tino Petilli

 

Una rassegna nata nel 2021 durante il periodo di lockdown con l’obiettivo di portare la cultura teatrale nelle periferie, partendo dal teatro di comunità fino ad approdare al teatro d’arte: sono queste le coordinate della seconda edizione di Teatri d’Estate, il festival organizzato dalla Compagnia Salto del Delfino, con la direzione artistica e regia di Nicola Michele, negli spazi all’aperto di Villa de Villa a Dolianova, in scena da giovedì 16 giugno a domenica 2 ottobre.

Quattro appuntamenti in cartellone, vedranno sul palcoscenico “Tre sorelle” di Anton Cechov, “Le furberie di Scapino” di Moliére, “La madre del prete”, liberamente tratto da “La madre” di Grazia Deledda e “Rondoni di notte” di Tonino Casula.

“Il Salto del Delfino prosegue il proprio lavoro incentrato sul laboratorio teatrale rivolto alle persone del Parteolla”, spiega Nicola Michele, direttore artistico della Compagnia Salto del Delfino. “Il nostro obiettivo è, inoltre, quello di sviluppare la nostra attività di produzione nella sfera del contemporaneo, e questo ci è reso possibile dalla preziosa collaborazione con Tino Petilli. Il laboratorio permanente prende le mosse da un’idea di teatro partecipato, inteso come scambio culturale, alla riscoperta del bagaglio emotivo di coloro che prendono parte all’atto teatrale: gli attori e gli spettatori che, nel rito condiviso, assolvono alla funzione di attuanti e testimoni. Un teatro vicino alla gente, che partecipa alla vita sociale attraverso il contatto con la scuola, la collaborazione con la biblioteca e le altre realtà associative; che incontra le persone in piazza o al mercato, per cercare di coinvolgerle attivamente nel processo creativo ed espressivo o in qualità di spettatori. Il laboratorio teatrale accoglie da più di 15 anni chiunque abbia l’urgenza di esprimere dei punti di vista attraverso l’arte: portiamo in scena le scritture originali di gruppo o, come quest’anno, gli adattamenti di due pilastri della drammaturgia: ‘Tre sorelle’ di Cechov e ‘Le furberie di Scapino’, a 400 anni dalla nascita del suo autore Molière.”

Teatri d’Estate è organizzato dalla Compagnia Salto del Delfino con la direzione artistica e regia di Nicola Michele, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (Ass.to Pubblica Istruzione e Spettacolo) e il patrocinio del Comune di Dolianova. La rassegna è realizzata in collaborazione con il Festival Letterario Street Books di Dolianova.

GLI SPETTACOLI – Il primo appuntamento della seconda edizione di Teatri d’Estate si terrà giovedì 16 giugno alle 21 negli spazi di Villa de Villa a Dolianova con l’opera “Tre sorelle” di Anton Cechov, con Rossana Cugia, Gisella Frigau, Lucia Laconi, Carmen Picciau, Mercede Puddu, Giuseppina Puddu e Franco Siddu, la scenografia a cura del Laboratorio Salto del Delfino, i costumi di Ylenia Marras e l’adattamento e regia di Nicola Michele. L’opera narra la storia della famiglia Prozorov in un luogo forse non così distante dal mondo attuale. Le sorelle sono cresciute, sono passati tanti anni dalla morte del loro padre, ma non hanno ancora raggiunto Mosca, che da sempre è il loro punto di ritorno ideale. Il loro è il desiderio attuale di chi cerca di varcare il confine del conosciuto, non pago di ciò che è o di ciò che ha, alla ricerca di una ipotetica felicità: come un Ulisse contemporaneo che (ri)cerca nelle colonne d’Ercole del proprio ego un riscatto che ha poche possibilità di realizzarsi. Sono molti i sentimenti in ballo, che vibrano su una melodia sfilacciata dalle passioni che lasciano il segno e tracciano solchi invalicabili. Lo spettacolo verrà replicato negli stessi orari anche venerdì 17 e sabato 18 giugno.

Da giovedì 21 sabato 23 luglio (sempre alle 21) in scena andrà l’opera “Le furberie di Scapino”, con Giampaolo Arba, Giulia Cara, Angela Corda, Silvia Locci, Ylenia Marras e Fabio Schirru, la scenografia del Laboratorio Salto del Delfino, i costumi di Ylenia Marras e l’adattamento e regia di Nicola Michele. La storia del servo Scapino porta lo spettatore nell’oggi tra gli interessi di alcuni nobili, che si infrangono sopra i piani strategici (e l’eloquio forbito) dello scaltro servo. Come faranno i giovani, senza lavoro, squattrinati e sempre più dipendenti dalle famiglie, a cavarsi d’impiccio dopo aver realizzato le loro “carriere amorose”? Un affresco contemporaneo sulla corruzione e l’imbroglio che Scapino affronterà da par suo.

Venerdì 5 agosto in scena ci sarà “La madre del prete”, liberamente tratto da “La madre” di Grazia Deledda, spettacolo di e con Valentina Sulas. Nella ricorrenza dei 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, lo spettacolo contribuisce alla valorizzazione dell’opera di una scrittrice straordinaria, prima donna italiana a ricevere il Premio Nobel nel 1926. n un paesino di campagna fuori dal tempo, la madre di un giovane prete vede il figlio innamorarsi di una donna e allacciare con lei una relazione segreta. Disperatamente cercherà di salvarli entrambi, ma la situazione precipiterà verso un finale inaspettato. Una storia sull’amore, il fallimento e la colpa. Una sola attrice incarna i tre personaggi, passando dall’uno all’altro con semplicità: Lo spettacolo ha debuttato in lingua inglese al Festival Fringe di Edimburgo il 2 Agosto 2014. Nella versione in lingua italiana, un estratto sotto forma di corto teatrale è stato ospite al MISFF Montecatini International Short Film Festival nel 2014, andando in scena, successivamente in Svizzera, Spagna, Toscana, Piemonte, Lombardia e Veneto.

Sipario sulla seconda edizione di Teatri d’Estate da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre: in scena “Rondoni di notte” di Tonino Casula, con Nicola Michele e la straordinaria partecipazione di Tino Petilli, la scenografia del Laboratorio Salto del Delfino, i costumi di Ylenia Marras e la regia di Raffaele Chessa.

Due loschi figuri, bohemien e figli della notte, si parlano addosso scambiandosi provocazioni reciproche alla ricerca di un destino sempre in bilico. Uno, poeta, e l’altro, piuttosto ignorante ma non per questo stupido, si sfogano cercando di trovare le risposte a dei perché di fronte a una esistenza matrigna e ironicamente beffarda. Un affresco dai colori vivaci, all’interno di una cornice assurda e sorprendente, dentro (e fuori) la vita dei due protagonisti.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI – I biglietti per ciascuno spettacolo costano 9 euro più prevendita, mentre i ridotti (per under 26, over 65, persone diversamente abili e loro accompagnatori) costano 6 euro al netto dei diritti di prevendita e si possono acquistare su Liveticket. La Compagnia Salto del Delfino ha previsto, inoltre, delle proposte di abbonamento a turno libero (lo spettatore potrà scegliere a quale delle repliche in programma assistere), al costo di 30 euro (intero per 4 spettacoli) e 20 euro (ridotto per 4 spettacoli), al netto dei diritti di prevendita.

 

LA COMPAGNIA – La cooperativa sociale “Salto del Delfino” si propone di valorizzare e convogliare le innumerevoli risorse culturali presenti nel territorio del Parteolla nel quale opera da oltre dieci anni. Fondata nel 2002, la compagnia svolge la propria attività di produzione e distribuzione di spettacoli teatrali e conduzione di percorsi di educazione al teatro e laboratori espressivi nell’ambito del teatro sociale e della teatroterapia. Da anni rivolge le sue energie al teatro per l’infanzia e al teatro contemporaneo presentando i propri spettacoli presso le scuole di vario ordine e grado, nei comuni, biblioteche, centri di aggregazione sociale e vari enti pubblici e privati. La direzione artistica si snoda in un percorso di ricerca espressivo che contempla i vari linguaggi performativi: dal teatro alla danza, alla clownerie, con la commistione di impianti visuali e sonorità e che richiamano caratteri antropologici e elementi naturali. Alla base dei propri lavori vi sono molto spesso le scritture originali e una continua sperimentazione sul gesto e sul movimento. La direzione artistica è affidata a Nicola Michele, formatosi presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica di Cagliari e specializzatosi presso la Scuola di Formazione Triennale di Teatro e Teatroterapia diretta da Walter Orioli a Milano, e presso la Biennale di Venezia con il Maestro argentino Ricardo Bartis. Forte dell’esperienza maturata sul territorio, la Compagnia vuole coinvolgere le risorse umane e paesaggistiche all’insegna di una maggiore visibilità e attrattività turistica. Salto del Delfino nel 2011 debutta al Fringe Festival di Edimburgo con lo spettacolo “Masses Man”, coproduzione con Theandric Teatro Nonviolento. Nel 2014 è ospite al Festival OFF di Avignone con lo spettacolo di Fiore “Le prince et la rose”, che viene successivamente proposto in Corsica nel 2016 a cura dell’Ufficio Municipale del Turismo di Bonifacio. Lo spettacolo della compagnia “Il principe e la rosa” è stato proposto in lingua inglese al Kampala International Theatre Festival del 2017 in Uganda.

Nicola Michele: attore, drammaturgo, regista teatrale e operatore in teatroterapia, socio della Federazione Italiana di Teatroterapia dal 2007. Si diploma come attore nel 1995 presso la “Civica” Scuola d’arte drammatica di Cagliari e successivamente approfondisce la preparazione specializzandosi in Teatroterapia a Milano nel 2006 e seguendo i corsi di alta formazione per l’attore presso la Biennale di Venezia nel 2010 e 2011. Ha frequentato i seminari con Rena Mirecka, Opera di Pechino, Akroama, Alkestis, Eugenio Barba, Ascanio Celestini, Marcello Isidori, Francesco Origo, Fibre Parallele, Ricardo Bartis, Marigia Maggiopinto, Bogdan Renczynski, Walter Orioli, Arturo Cirillo, Roberto Rustioni.

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