A Cagliari c’è “Spettacolo Aperto”, la gioia di cantare in coro ma non solo
Il concept alla base di Spettacolo Aperto è quello del ‘dietro le quinte’: cosa succede prima e durante, i segreti e i trucchi del mestiere
Dentro Spettacolo Aperto potete trovare laboratori (per bambini, ragazzi, adulti, per esperti, per principianti) e concerti (di polifonia ‘classica’, di canzoni per bambini, di composizioni moderne, di canto popolare sardo, friulano, latinobalcanico, di canti amazzonici, di armonizzazioni di grandi cantautori…).
Cori di ogni età, piccoli ensemble, pianisti o violinisti o percussionisti, ma anche ballerini di tango o body percussionists, performer, o una banda.
Li incontrerete in teatri e chiese ma anche in scuole, piazze, parchi, al mercato, o sul lungomare.
In questo caos apparente sta la nostra idea del far coro: un mezzo potente e altamente flessibile per fare incontrare le persone con la musica.
La eterogeneità è anche un modo per sfatare alcuni falsi miti legati al coro.
Incrociare linguaggi, competenze, luoghi e persone è un modo per mostrare che il coro aborre la staticità, anzi invita chi canta e ascolta al movimento (verso se stessi, gli altri, la musica); che il coro non è una appendice della architettura sacra (che a volte predilige perchè bellissima e accogliente); che il coro non è legato al passato. Anzi, grazie alla sua natura camaleontica, canta cose di oggi, sacre, profane, spiritose, gravi, pensierose, divertenti: cose comprensibili, perché parlano di noi.