Mia madre è scomparsa 3 anni fa, a 93 anni, poco prima dell’inizio della pandemia, per fortuna aggiungo. Quando mi recavo da lei sentivamo le notizie che arrivavano dalla Cina. Commmentavamo il fatto che il tutto sembrava così lontano da noi . Lei mi diceva di lasciar perdere, la cosa non le interessava, forse perchè sentiva che il tempo per lei era arrivato al capolinea. Sono contenta che Alessandra Sorcinelli, stimata organizzatrice di eventi culturali, le abbia dedicato una serata per ricordarla. Era un desiderio che accarezzavo da tempo.
Mia madre era, come tante madri, una persona che aveva sofferto molto , sin dalla prima infanzia, per via della guerra e per la miseria che ne è scaturita; per la perdita prima di un fratellino e poi di un figlio in giovane età. Quando ha perso mio padre, marito e compagno di una vita, ed è sopraggiunto un male incurabile all’ultimo stadio, sembrava non avesse più voglia di reagire.
Con una grande fede e la costante preghiera avviene una sorta di miracolo. Il suo male sembra addormentarsi e il desiderio di aprirsi al mondo della tecnologia è forte . Mi chiede di aiutarla a capire cosa fosse internet. Voleva un computer e voleva imparare ad aprire ed usare un blog , perchè le parlavo sempre del mio che avevo aperto ormai da un anno ( Musicamore ). Mi impegno a darle lezioni, piccole ma costanti. Il nostro motto è sempre stato quello che tante gocce fanno il mare. Lei sapeva bene, da maestra in pensione, quanto questo funzionasse anche con gli alunni più difficili. Il blog ha iniziato a funzionare come una terapia. mettendola in contatto con amici da tutto il mondo. All’epoca non esistevano i social. Scrivere i suoi pensieri, racconti, poesie, i suoi stati d’animo ecc. e sapere che ogni giorno qualcuno li leggeva e interagiva con lei le davano una grande gioia.
Un giorno una giornalista RAI la contatta e le chiede di poterla intervistare per RAI UNO. Da questo momento comincia un’ ascesa di popolarità inaspettata. Nella nostra città le persone che l’hanno vista in TV la fermano per strada. A sua insaputa invio il racconto di quest’avventura, al concorso Donna al traguardo. Qualche settimana dopo mia madre mi chiama dicendomi che aveva ricevuto una telefonata dalla presidente di un’associazione dicendole che doveva ritirare un premio. Il giorno dopo la premiazione, tutte le principali testate nazionali pubblicano la sua storia. Il telefono non smette di squillare. TV , quotidiani e riviste richiedono di intervistarla.
Da qui sono tanti gli aneddoti simpatici che hanno accompagnato mia madre per una decina d’anni, facendole finalmente dimenticare i momenti difficili.
Il resto però ve lo racconto durante la serata a lei dedicata. 4 gennaio alle ore 19,30 presso la Cripta di San Giovanni Evangelista a Quartu Sant’Elena, Vedi Locandina.
No responses yet