Già da tempo il compositore maestro Vittorio Montis ha intrapreso degli studi approfonditi sulla Sacra Sindone correlati alla Storia della Musica Sacra.
La prima conferenza è fissata per sabato 3 maggio alle ore 16 nella cappella della RSA Mons. Angioni a Flumini di Quartu.
La Sacra Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce (Sindone dal greco “sindon”, “lenzuolo”), secondo la tradizione vi è stato avvolto il corpo di Cristo dopo la deposizione dalla croce.
È lunga oltre 4 m e larga poco più di 1 m. Sono visibili, due linee scure e i triangoli bianchi (segni di bruciature dell’incendio del 1532), le impronte di un’immagine (frontale e dorsale) di un uomo morto per crocifissione.
La Chiesa venera il lenzuolo come l’unico elemento tangibile della risurrezione di Cristo. Tutti i Vangeli fanno riferimento al telo che avrebbe avvolto il corpo morto di Gesù.
- Matteo ci racconta che Giuseppe d’Arimatea prese il corpo di Gesù, una volta calato dalla croce, e lo avvolse “in un candido lenzuolo” e lo depose in una tomba nuova (Mt 27,59).·
- Marco ci dice che Giuseppe d’Arimatea, comprato il lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro (Mc 15, 46).·
- Luca ci dice che Giuseppe d’Arimatea calò il corpo di Gesù dalla croce. Lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia (Lc 23, 53).·
- Giovanni scrive che Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo si occupano della sepoltura: presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in bende (Gv 19, 40).
Gli Apostoli insieme alle donne devono aver conservato con cura la Sindone. Probabilmente la portarono con loro anche nelle loro missioni, così la Sindone è arrivata da Gerusalemme a Torino dove è attualmente custodita.