Mi commuove sempre leggere i racconti della scrittrice sarda Sebastiana Aru.
Ho voluto trarre dal suo ultimo libro  uno stralcio che riguarda il suo Natale negli anni ’30.
“Il giorno di Natale, ci recavamo in chiesa per partecipare alla Santa Messa, in cui il sacerdote faceva rivivere la storia di Gesù: dall’Annunciazione alla sua nascita nella grotta di Betlemme, per la salvezza del mondo.
Io restavo trasognata davanti agli addobbi e alle luci del Presepe che spaziava in tante scenette: il pastore nell’ovile col suo gregge, la massaia che lava il bucato, il falegname che lavora il legno, il contadino che attinge l’acqua al pozzo e così via.
Tutto mi incantava anche se non recepivo pienamente il messaggio evangelico.
All’ora del pranzo tutta la famiglia si riuniva intorno alla mensa, imbandita con la tovaglia rossa, le stoviglie di porcellana e i bicchieri di cristallo, regali di nozze dei miei genitori. Tra le diverse portate non mancava l’agnello arrosto e per noi bambini la pecorella di pane con l’uovo sodo incorporato.
La sera si giocava con la trottolina in legno che aveva stampato sui lati i simboli T, M, N,: Tottu, Mesu, Nudda (tutto, metà, nulla). I premi che si potevano vincere a seconda della posizione in cui cadeva , erano una manciata di nocciolinef, mandorle, castagne.
I regali arrivavano con l’Epifania.
Alla vigilia scrivevo la letterina elencando i balocchi desiderati, ma purtroppo non trovavo mai ciò che chiedevo. Mi si diceva che la befana era povera e non poteva offrirmi altro che una bambola di pezza, una tombola o un libro.
Ricordo che il mio libro preferito era “Cuore” di De Amicis, di cui la mamma leggeva qualche pagina ogni sera, evidenziando l’amore per il compagno povero, la solidarietà sociale, il rispetto per la scuola e il maestro.

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6 Responses

  1. Tornerò presto a leggere il racconto e sai perchè?
    Anch’io sono sarda!!!
    Ora devo finire il giro degli auguri e naturalmente li faccio anche a te.
    Buon Natale!

  2. ew le integrazioni come arricchimento della tradizione: ho visto un Presepe fatto con le uova lesse e uno con i tappi di sughero e ti ho pensato!alcuni miei amici arabi mi hanno detto che loro riconoscono JESUS anche se come profeta,e hanno il culto per Maria, dunque i negozianti se ne inventassero un’altra!il fatto è che oggi non si ha piu’ tempo ne’ voglia di condividere un bel nulla e figuriamoci il Natale o il fare il Presepe! e il commercio si adegua alla superficialita’ dei tempi. questa la realta’ e non inventassero scuse!hanno tutti i tempi corti!altro che conflitti religiosi! e allora il Presepe cala mercato!nonnsono riuscita a trovare il CD della Porter!Buon tutto a te e familiari!ciaoooooooooooooooooooooooooooo

  3. ho visto un presepio fatto su un fagiolo!si il cd mi conviene ordinarlo da internet! buona santa notte!(sara’ vero che Jesus è nato 7 anni prima di quanto si dice, in base alla cometa?)

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