C’è un momento magico in cui il silenzio è sacro e il ronzio di una mosca può rovinare tutto, l’attimo in cui il direttre d’orchestra solleva la bacchetta per dare inzio al concerto.
Il pubblico finisce di schiarirsi la gola per trattenere silenziosamente il fiato, il coro inspira, per intonare il primo brano e i violini stanno per poggiare l’archetto sulle corde.
E’ quel momento magico che per noi esecutori si rinnova sempre ad ogni concerto e che si completa con l’appaluso finale.
Il pubblico ringrazia in piedi e noi gioiosi di questo ennesimo traguardo siamo pronti ad affrontare la prossima fatica.

problemi di linea? Beh diciamo di sì ma alle frittelle non posso dire di no!!! E poi solo 1 volta all’anno!!!
Ma come hai fatto a fare la giurista a Sanremo?
Ciao bellissima , bacini per te :-***
ciao dolce Otto…felice e sereno week…miss
Ciao…eccomi!
Certo che dev’essere emozionante vivere quello che dici…
Ho fatto un piccolo passo verso il ritorno…è dura ma devo farcela.
Baci e a presto.
deve essere emozionantissimo viverlo come parte attiva dello spettacolo…un pizzico “d’invidia” e tanta ammirazione per te!
aspetto il tuo post su genova…
ciao:))
grazie del passaggio. bacionissimi