napolitanoSi è consumato felicemente, nei giorni scorsi, un evento a dir poco storico, che ha visto a Trieste, in piazza Unità d’Italia, l’emozionata partecipazione dei presidenti dello Stato italiano Giorgio Napolitano, di quello sloveno Danilo Turk e di quello croato Ivo Josipovic, insieme per la prima volta per assistere ad una straordinaria manifestazione musicale diretta dal maestro Riccardo Muti.
Erano presenti circa diecimila spettatori, per lo più giovani, molti dei quali provenienti da Slovenia e Croazia. 360 musicisti e coristi, diretti magistralmente dal maestro Muti, dopo l’esecuzione degli inni nazionali, hanno fatto rivivere le note di varie partiture musicali di autori delle tre nazioni, avendo come  spettatori della prima fila i tre presidenti.
Il pubblico, durante le esecuzioni, vibrava insieme alla bacchetta del maestro Muti e quando, alla fine del concerto, questi ha invitato Napolitano, Türk e Josipovic a salire sul palco per salutare i ragazzi i tre presidenti non se lo sono fatto ripetere due volte ed hanno ringraziato pubblico ed organizzatori per il calore trovato. E quando infine hanno affettuosamente salutato il Maestro che, in inglese, ha voluto dar loro il compito di continuare sulla strada dell’incontro e del dialogo, soprattutto in favore delle nuove generazioni, si sono scatenati dei fragorosi applausi che sembravano non dover finire più. Ma gli applausi erano cominciati già prima, all’ arrivo dei tre presidenti, all’ apparire di Muti sul grande palco; all’ entrata ad uno ad uno degli orchestrali e dei coristi; erano continuati dopo ciascun inno, dopo ogni brano, e anche in mezzo quando in aria si è librata la dolce e forte musica di Cherubini.
Con il presidente Napolitano erano presenti il sindaco Dipiazza, la presidente della Provincia Bassa Poropat, il senatore Roberto Antonione, il presidente della Rai Paolo Garimberti, il direttore di Raiuno Mauro Mazza, il giornalista Bruno Vespa, tantissimi altri invitati eccellenti, tra cui il vescovo Giampaolo Crepaldi, Riccardo e Rossana Illy, il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani col presidente della Regione, Renzo Tondo, il presidente del Porto Claudio Boniciolli, il sindaco di Udine Furio Honsell ed ambasciatori delle varie nazioni.
Riccardo Muti nel pomeriggio, durante una conferanza stampa aveva già chiarito la valenza simbolica dell’evento: “Questi giovani si sono incontrati in uno spirito di assoluta fratellanza, comprensione e amore, uniti dalla volontà di avere un futuro dove orrori, guerre, tragedie scompaiano”.
Insomma, L’Arte, in questo caso la Musica, è stato il giusto mezzo per andare oltre il passato storico delle tre nazioni, fatto anche di sofferenze e di sangue, per guardare verso un fututro di pace, amicizia e fratellanza.

Questa è la potenza dell’Arte!
La stessa Arte che in questo momento viene incomprensibilmente maltrattata con leggi ingiuste ed inopportune, da parte di chi, come il ministro Sandro Bondi, avrebbe il dovere di difenderla ad ogni costo, per convogliarla integra verso le generazioni future.

Nello Manfredini

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