Ieri  sera si è svolta  la puntata finale di Controcanto.
Sullo stile delle più grandi trasmissioni di RAI e Mediaset, anche la TV regionale Videolina ha ideato un concorso per giovani cantanti di
musica leggera. Il format è più o meno lo stesso : cantanti che si esibiscono davanti ad una giuria che di volta in volta esprime pubblicamente il proprio giudizio particolareggiato.
 La trasmissione è stata condotta con simpatia dal duo comico Cossu e Zara e dal mago Zamu, artisti locali che ho avuto modo di apprezzare anche dal vivo .
Non mi sento di dare un giudizio particolareggiato sulla trasmissione perché purtroppo ne ho seguito solo alcune puntate . Ieri, alla puntata finale, è stato proclamato  vincitore: Alessio Carta.  Alessio ha una bella voce e una certa padronanza tecnica, e ciò che lo ha distinto dal mucchio è stata la sua interpretazione.  Avendo sentito Alessio dal vivo posso permettermi un giudizio . Alessio ha cantato con la voce e con l’anima ed è stato giusto premiarlo .
Ciò che mi ha lasciato un po’ perplessa è stata la giuria composta esclusivamente da musicisti strumentisti. Mancavano i tecnici della voce, i maestri di canto. Per quanto un musicista-strumentista  abbia comunque un’ infarinatura generale del canto, (al conservatorio tutti i musicisti studiano canto corale), non ho sentito nessuno che potesse dare un suggerimento tecnico sulla respirazione. Se mi chiamassero in una giuria di un concorso per pianisti, ad esempio, io non sarei stata certo in grado di esprimermi tecnicamente, per quanto anche io nei miei studi al conservatorio abbia studiato pianoforte. Ma non sono una pianista!
Alcuni cantanti in gara, nonostante le belle voci, avevano gravi carenze di tecnica respiratoria e sarebbe stato importantissimo sottolinearlo. Altrettanto dicasi per alcuni cantanti che abusavano di effetti così detti “graffianti” e  “ ingolati” spacciati per effetti blues, ma pericolosissimi per la buona salute delle corde vocali.  Ho sentito poi delle voci veramente fenomenali  a livello di estensione, di musicalità e intonazione, ma che erano totalmente prive di interpretazione e questo rendeva l’esecuzione monotona . Altri si esibivano facendo l’imitazione del cantante che ha reso celebre il loro brano. Sarò forse esagerata o come diciamo noi in Sardegna, “pibinca”. Ma davanti ad una serie di bravi cantanti vince chi ha tutte gli elementi  al posto giusto. Al di là di tutto è stato comunque  premiato chi meritava .
I  concorsi in generale, sono fatti anche per far “crescere”  chi vi partecipa, ed è giusto dare ai ragazzi che non vincono, i consigli per continuare lo studio mettendo in pratica i suggerimenti del proprio insegnante e non facendo di testa propria .
Il bravo cantante non è solo quello fa “l’acuto più lungo!”
 

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